Forse la batosta elettorale in provincia di Caserta lo avrà un po’ stordito. Non si spiega altrimenti la cervellotica analisi del voto di Ludovico Feole, segretario protempore del Pd. “Teniamo conto della perdita di qualche punto percentuale del Partito Democratico casertano, una perdita comunque risibile rispetto al calo di consensi subito da altre forze politiche…”.
Ma come? Confrontando i dati alla Camera, il Pd casertano, rispetto alle altre province campane, ha ottenuto il peggiore risultato con una percentuale che non tocca neanche il 20% (19,49). Sul gradino più alto del podio salgono i democrat irpini con il 24,42 per cento, seguiti dai beneventani (23,15), e dai salernitani (22,40). Anche a Napoli c’è una Waterloo: nella provincia partenopea il Pd raccoglie uno striminzito 21,81%.
Eppure, Feole non drammatizza, nonostante un prosciugamento costante dei voti al Pd di Terra di Lavoro. Anzi, esulta per la “conquista” di due parlamentari. “…il Pd Caserta conferma comunque la sua rappresentanza parlamentare con due eletti (Rosaria Capacchione al Senato e Pina Picierno alla Camera)”.
Peccato che nel 2008 alla Camera il centrosinistra perse, e quindi ottenne la minoranza dei seggi, stavolta invece il Pd e suoi alleati hanno vinto assicurandosi ben 340 deputati. Ma forse Feole non se n’è accorto. È ancora stordito per la batosta elettorale in provincia di Caserta.
Mario De Michele