‘Non ci sorprendono, a Scampia, i combattimenti tra animali e l’allevamento di cani per le lotte, un fenomeno mai cessato nonostante i blitz e i sequestri avvenuti in passato”. Cosi’, Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia LAV, commenta la notizia dell’operazione di Polizia nel quartiere Scampia di Napoli che ha portato al sequestro di cani da combattimento nelle cosiddette ”case dei puffi”. ”E’ fuori dubbio che, – prosegue Troiano – almeno sotto il profilo giudiziario e dell’allarme sociale, il fenomeno della cinomachia ha subito negli ultimi anni un vistoso e progressivo ridimensionamento, ma nuovi segnali indicano una preoccupante ripresa. A Scampia, alla fine degli anni novanta ci furono diversi blitz delle forze di polizia, ad alcuni dei quali ho partecipato in prima persona, che portarono al sequestro di cani da combattimento allevati, proprio come ora, su terreni comunali, come se nulla fosse”. ”Altri cani venivano allevati sui terrazzi di alcune abitazioni – dice ancora Troiano – e addirittura furono arrestate alcune persone sorprese a far combattere cani all’interno di una vecchia scuola”. ”Questo sequestro e’ la conferma che occorre vigilare perche’ la pericolosita’ sociale del fenomeno non ha perso la sua capacita’ offensiva e non deve essere sottovalutata”, conclude Troiano.