Sanità allo sbando, la Cgil scrive ai vertici Asl

E’ di pochi giorni fa la diffusione dei dati riguardanti la produttività dei presidi ospedalieri dell’ASL Caserta dai quali emerge una realtà sconfortante: quella di una riduzione dei dati di produttività dell’intera rete ospedaliera. Una riduzione d’attività che significa una sola cosa: Gli ospedali, messi in condizioni di scarsa efficienza per la mancata assegnazione di personale medico e di comparto e per il mancato ammodernamento strutturale e tecnologico-strumentale, sono evitati dalla popolazione che, quando può, si rivolge a strutture ospedaliere di altre province o regioni, ben più moderne ed efficienti e quindi più rassicuranti. E’, questo, uno dei risultati della prolungata gestione commissariale, che ha costituito un grave handicap per la sanità in provincia di Caserta, sia per la sola politica dei tagli posta in essere sia per il rallentamento e parzialità dell’attività aziendale. Bisogna invertire questa tendenza. La tanto attesa nomina, finalmente arrivata, dei direttori generali deve costituire il punto di partenza per ridefinire l’assetto della struttura aziendale. E’ assolutamente necessario che gli ospedali e i Distretti recuperino l’efficienza indispensabile per rispondere ai bisogni di salute della popolazione. Occorre: – una politica occupazionale che colmi i vuoti nella dotazione organica( Medici, Infermieri, Tecnici sanitari, OSS, in primo luogo). – un programma d’investimento relativo all’ammodernamento del parco tecnologico e strumentale; – un programma di generale adeguamento e ristrutturazione degli ospedali che li ponga in una condizione di sicurezza e comfort alberghiero, rispondente ai requisiti di legge. – il potenziamento della rete distrettuale. Solo così si potrà evitare la deriva del Servizio Sanitario Casertano. Con la nomina a Direttore Generale si attende che il dr. Menduni risponda alle numerose richieste d’incontro del Sindacato, rimaste inevase, per affrontare problemi fondamentali quali la riorganizzazione dei servizi, la dotazione organica, la mobilità del personale, gl’incarichi dirigenziali.