Telecom svaluta gli avviamenti per 4,4 miliardi di euro e per effetto dell’impairment test anche il 2012 si chiude in rosso, con una perdita di 1,6 miliardi. E’ solo “un impatto di natura contabile – assicura il presidente esecutivo Franco Bernabé – e non pregiudica il percorso di riduzione dell’indebitamento della societa”.

All’assemblea, convocata per il 17 aprile, sarà proposta la copertura della perdita d’esercizio mediante utilizzo di riserve e la distribuzione del dividendo, 2 centesimi per le ordinarie e 3,1 centesimi per le risparmio, con prelievo dall’utile dell’esercizio 2010 portato a nuovo. Senza l’impairment test e le svalutazioni “rese necessarie – sottolinea Bernabé – dal perdurare delle tensioni recessive e dalla difficile situazione macroeconomica internazionale” l’utile sarebbe stato pari a 2,4 miliardi di euro. Anche il risultato operativo, che senza le partite straordinarie sarebbe stato di 6,2 miliardi, con gli effetti delle svalutazioni si riduce a 1,9 miliardi.

I ricavi sono stati pari a 29.503 milioni di euro (-1,5%), ricorda la nota, una riduzione “prevalentemente dovuta alla business unit domestic” a cui si contrappone la crescita di Argentina e Brasile. E’ stato anche grazie al consistente flusso di cassa operativo (6.470 milioni di euro), in aumento di 703 milioni di euro rispetto al 2011, che il debito è sceso a 28.274 milioni di euro. Non sono messi in dubbio nemmeno gli investimenti, l’altro obiettivo forte che il gruppo si è posto per il prossimo triennio. “Con il piano 2013-2015 – ha ribadito Bernabé – confermiamo il nostro costante impegno negli investimenti dedicati alle reti di nuova generazione, che ci consentirà di rafforzare il vantaggio competitivo nella sfida tecnologica del settore e il nostro posizionamento sul mercato”. di euro.

 

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