CASERTA – “Un piano triennale senza mutui, perché il Comune è in dissesto finanziario e non ha risorse da investire, ma non per questo senza progetti o, peggio, senza una visione strategica della città futura.
Una città di 300 mila abitanti, se si considera anche l’area di quella che un tempo veniva definita città continua. E si tratta di opere concentrate soprattutto nel settore del turismo, perché è questa la vocazione della città in cui crediamo fortemente, e dunque delle reti infrastrutturali a ciò finalizzate. Opere che possono comunque essere realizzate con il coinvolgimento dell’imprenditoria privata, la quale – volendo cogliere l’aspetto positivo della situazione – rispetto al passato, proprio a causa del dissesto finanziario, oggi troverà il vantaggio di potersi muoversi in un quadro di maggiore trasparenza e assoluta certezza” .
Il sindaco Pio Del Gaudio parla agli imprenditori sapendo di trovare interlocutori attenti e disponibili, nel corso dell’incontro che si svolge presso la sede di Confindustria Caserta, convocata appunto per illustrare il piano triennale delle opere pubbliche.
A fare gli onori di casa è il vice presidente Vincenzo Schiavone, con a fianco il presidente dei Costruttori Gianluigi Traettino, i rappresentanti della Sezione Turismo Donatella Cagnazzo e Rosa Boccardi, il past president di Confindustria Caserta Antonio Della Gatta, ed un nutrito gruppo di industriali. Con il sindaco, invece, c’è l’assessore al ramo Teresa Ucciero, i tecnici comunali Maurizio Mazziotti e Carmine Sorbo, e ci sono anche i dirigenti dell’area Impresa del Banco Napoli, Valeria Masturzi direttrice della filiale di Caserta, e Fabio Murino, responsabile dell’Area Imprese Campania.
Insomma, un tavolo di tutto rispetto, sul quale la parola sinergia tra pubblico e privato viene più volte ribadita, tanto più che – come ricorda in apertura Schiavone – “l’aspetto più drammatico della crisi che stiamo vivendo è che dalla Pubblica amministrazione, in genere, non sempre vengono le risposte che le imprese si attendono e, spesso, neanche le idee”.
Ben vengano, allora, incontri come questi – ribadisce il vice presidente degli industriali – “che oltre a rappresentare un passo avanti – invero, non è il caso del sindaco di Caserta col quale finora il dialogo è stato costante e costruttivo – sono anche forieri di importanti occasioni di sviluppo”.
Dunque, stante l’incapacità di indebitamento per investimenti da parte dell’ente comune, il capitolo del piano triennale che l’amministrazione tiene particolarmente ad illustrare nei dettagli agli imprenditori è quello della finanza di progetto.
Si tratta di 17 opere, complessivamente, per un investimento privato stimato in 204 milioni di euro, incentrato in massima parte sul turismo. Si va, infatti, dall’area di stazionamento di motocaravan all’ostello della gioventù (ogni giorno in città arrivano 7.350 giovani), ai parcheggi di piazza Vanvitelli e di Casertavecchia, al progetto di riqualificazione e sviluppo dell’area monumentale ai caduti, al progetto di circonvallazione, passando per la riqualificazione di Rione Acquaviva, per le strutture sportive, per il recupero delle cave, per l’impianto di trattamento dei rifiuti urbani.
Progetti in larga parte già noti agli imprenditori ma di cui, ora, si delineano i particolari, si inquadra la filosofia portante e si definisce il contorno. Ma soprattutto, si tratta di progetti che non sono sottoposti al rispetto del patto di stabilità imposto dall’Europa (parte preponderante della crisi che stiamo vivendo), trattandosi appunto di investimenti privati.
Un quadro estremamente interessante per gli imprenditori, che infine però non possono sottacere il limite imposto dalla stretta creditizia imposto dalla banche. Ma anche su questo fronte, però, un’apertura, magari cauta, da parte delle banche pure c’è stata.