L’ex senatore Alberto Tedesco, posto oggi agli arresti domiciliari alla scadenza del mandato parlamentare, per i fatti che gli vengono contestati nel provvedimento cautelare è già stato rinviato a giudizio il 4 febbraio scorso. Assieme a lui furono mandate a processo altre 18 persone, tra cui l’ex direttore generale della Asl di Bari, Lea Cosentino.
Il processo comincerà il 6 maggio prossimo. L’interrogatorio di garanzia dell’ex senatore si terrà entro dieci giorni dinanzi al gip di Bari Antonio Diella. Tedesco è accusato di essere stato a capo di un sodalizio criminale che avrebbe gestito tra il 2005 e il 2009 nomine e appalti nella sanità pugliese. L’inchiesta, la prima delle tre indagini a carico dell’ex senatore, era coordinata fino a qualche mese fa dai pm Desireé Digeronimo e Francesco Bretone, che a dicembre scorso hanno chiesto e ottenuto di astenersi dal trattare tutti i fascicoli sulla sanità pugliese, all’indomani delle polemiche che coinvolsero i due magistrati dopo l’assoluzione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in un altro procedimento sempre in ambito sanitario. Secondo la ricostruzione dell’accusa, confermata in fase cautelare dal Tribunale del Riesame e poi dalla Cassazione, Tedesco e gli altri imputati avrebbero costituito un sodalizio criminale, un gruppo di potere che manovrava la sanità regionale. In una conversazione registrata nell’ufficio dell’allora assessore Tedesco, il 21 novembre 2008, un uomo dall’accento leccese (rimasto non identificato), “declamava a Tedesco quello che può essere definito lo statuto dell’associazione per delinquere – scrivevano i giudici del Riesame – teorizzando che attraverso nomine di persone di propria fiducia nelle istituzioni pubbliche, perpetuando di fatto una politica di occupazione delle poltrone, sarebbe stato garantito un bacino di voti idoneo ad assicurarsi la prossima campagna elettorale”. Oltre alle nomine e ai presunti concorsi truccati, sono cinque gli appalti milionari contestati, banditi dalle Asl di Bari e Lecce. Le posizioni di altri 14 imputati, che hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato, saranno discusse il 10 e il 24 aprile dinanzi ai gup Galesi e Diella.