AVERSA – di Paolo Galluccio* Non posso restare indifferente alla decisione posta in essere dall’Assessore Nini’ Migliaccio, il quale, ha ritenuto opportuno, alla luce delle polemiche e delle critiche poste in essere, cancellarsi, attraverso la procedura di rito dalla short list e consegnare le deleghe nelle mani del Sindaco.
Ammettere i propri errori e le proprie leggerezze è sinonimo di intelligenza e di umiltà ma certe doti sono per pochi.
Ictu oculi, infatti, è chiaro che c’è chi prende atto ed abdica e chi difende l’indifendibile.
Sarà anche vero che la politica è un’esperienza estemporanea mentre la professione si acquisita tramite percorsi di istruzione, di studi e di sacrifici ma a Mio avviso la Politica quella con la P maiuscola è fatta di scelte e di opportunità ma anche e soprattutto di rinunce e sacrifici.
Non sta a Me insegnarlo a nessuno ma il Politico è l’intercapedine tra i cittadini e le istituzioni e non Mi sembra nè giusto né opportuno che chi rivesta tale ruolo se ne possa avvantaggiare anche semplicemente con la semplice istanza di inserimento in short list e non necessariamente con l’assunzione degli incarichi stessi.
Il non assumere incarichi, infatti, non significa non aver sbagliato e/o pensare che la mancata perceptio sia un’esimente (l’assunzione implicherebbe infatti sic et simpliciter un’incompatibilità) ma il vulnus sta proprio nel fatto di essere presente in short list ed avere un potere contrattuale sicuramente maggiore rispetto a “un semplice” professionista.
Questa amministrazione ha fatto della trasparenza, della chiarezza, della legalità un fiore all’occhiello e questa leggerezza Mi confonde, Mi stupisce, Mi lascia attonito ma Mi sembra proprio uno schiaffo a quanti con zelo, abnegazione, sacrificio, generosità e disinteresse cercano al meglio di ricoprire il mandato ricevuto dalla sovranità popolare.
Orbene, Mi chiedo e Vi chiedo, cosa penserà un cittadino che osserva il nostro operato ??
Come giudicherà un professionista che si è inserito nella short list e riveste un incarico pubblico?
Penserà o meno legittimamente che anche quando l’amministratore avrà terminato il proprio mandato avrà un potere contrattuale maggiore rispetto ad un professionista “qualunque” nell’affidamento degli incarichi??
L’assessore Migliaccio è stato veramente tempestivo nel rimediare ma il Mio appello và ai partiti affinchè recuperino il senso più alto e più nobile della politica, che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune.
Capisco bene la difficoltà perché spesso è veramente e solo una questione di stile.
Apprezzo molto, pertanto, lo stile dell’Assessore Migliaccio, il quale, è ritornato sui suoi passi e con il capo cosparso di cenere ha di fatto chiesto scusa.
Eppure, lui, è un neofita della politica e ci si sarebbe aspettati o Mi sarei aspettato che chi riveste simil mandato, ma più esperto, riparasse a tale leggerezza.
Non Mi infilo nella polemica ma sentivo l’esigenza di essere solidale con l’Assessore Migliaccio ma anche quale amministratore di dissociarMi, distaccarMi e contrapporMi all’atteggiamento di chi si cristallizza sulle proprie posizioni e percorre schemi e stili che hanno fatto disaffezionare e allontanare sempre più il popolo dai politici.
consigliere comunale di Noi Aversani