NAPOLI – In riferimente alla vertenza Astir spa, le organizzazioni sindacali chiedono ai capigruppo dei partiti presenti in consiglio regionale un incontro urgente per chiedere alla massima espressione istituzionale della Campania di intervenire in una situazione che rischia di sfuggire di mano.

Per questo scopo, Pubblichiamo integralmente il documento che le organizzazioni sindacali hanno fatto mettere a verbale nell’incontro del 18 marzo 2013.

Le scriventi OO.SS. presenti all’incontro aziendale presso la sede Ormel dell’isola A 6 del Centro Direzionale di Napoli, relativo alla vertenza di riorganizzazione del Polo Ambientale – Astir SpA, preso atto della indisponibilità della controparte di accettare un rinvio per consentire al Consiglio Regionale di produrre gli atti formali per onorare gli impegni su salario e prospettive di lavoro per i dipendenti di Astir, riportati anche dalla lettera del Presidente della Giunta Regionale fatta pervenire al tavolo del 18 marzo, dichiarano di considerare illegittima la dichiarazione di crisi strutturale da parte dell’azienda e inopportuno  il ricorso alla CiG in deroga.

Le scriventi OO.SS. si riservano tutte le iniziative, sul piano politico, legale e di mobilitazione sindacale contro l’atteggiamento irresponsabile dell’azienda e della Giunta Regionale, a tutela dei lavoratori e contro la reiterata minaccia di licenziamenti

Dichiarazione a verbale delle OOSS, riunione del 18/03/2013

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in considerazione della drammaticità assunta dalla vertenza relativa alla riorganizzazione del Polo Ambientale della Campania, così come si è evidenziato negli episodi di clamorosa protesta dei giorni scorsi in cui si è più volte sfiorato un esito tragico, pienamente consapevoli dello stretto sentiero venuto a determinarsi per scelte volte ad assicurare una prospettiva di salario e di lavoro per i dipendenti delle società “partecipate” della Regione Campania poste in liquidazione, chiedono, in primo luogo al Presidente della Giunta Regionale, un rinvio di almeno 15 giorni dei tavoli attivati il 14 marzo.

Speriamo condivisa da tutti, dopo l’esplicita minaccia di licenziamenti, la necessità di ripristinare un clima di minima civiltà nei rapporti e di necessaria ed inevitabile condivisione nelle scelte da adottare.

Nel ribadire quanto già sostenuto nella nota che è parte integrante del verbale del 14 marzo ed in considerazione della manifesta volontà dichiarata dal Presidente Caldoro di onorare gli impegni indicati più volte dal Consiglio Regionale, in particolare nell’Ordine del Giorno approvato all’unanimità nella seduta del 6 dicembre 2012, con particolare considerazione della situazione determinatasi per i dipendenti di Astir,

da otto mesi senza stipendio, la richiesta di rinvio potrà consentire l’acquisizione degli atti formali, da parte del Consiglio Regionale, sui punti attualmente aperti, i quali condizionano ogni possibile percorso negoziale percorribile:

  • riscrittura della norma istitutiva dell’azienda del Polo Ambientale, Campania Ambiente e Servizi, sanzionata dalla Sentenza n. 28 del 26/02/2013 della Corte Costituzionale. La nuova definizione del provvedimento consentirebbe al Consiglio di meglio vincolare l’assorbimento del personale interessato nel costituendo nuovo soggetto, specificando con una chiara assunzione di responsabilità della più importante Assise democratica della Regione, platea di riferimento, risorse rese disponibili e tempistica di assorbimento del personale, verificando prima e acquisendo poi, il Piano Industriale che gli atti (DGR 37/2013) indicano come pronto ed oggetto della comunicazione presentata nel corso della riunione del 14 marzo;
  • riscrittura quindi del provvedimento di stanziamento di 7 milioni di euro, approvato come modifica dell’art. 22 della legge 1 e quindi anch’esso sanzionato, meglio chiarendo, in termini di vincolo di destinazione, la copertura delle spettanze maturate e non corrisposte ai 463 dipendenti di Astir spa, così come riferito nell’incontro dello scorso 11 febbraio;
  • Predisporre la costruzione di un accordo quadro con Campania Ambiente e Servizi, sulla scorta del Piano Industriale redatto e fatto proprio dal Consiglio e presentato alle OO. SS., entro il quale indicare con chiarezza, tra l’altro, lo strumento giuridico ed il percorso con cui si intende trasferire funzioni e personale.

Un quadro che consentirebbe l’avvio di quella attività di riorganizzazione, lotta agli sprechi ed anche quelle politiche attive, compreso il ricorso a pratiche di incentivo all’esodo volontario che consentirebbero il miglioramento degli standard qualitativi dei servizi da offrire ai cittadini.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui