All’ora di pranzo era praticamente fatta. Kobe Bryant in Italia, in maglia Virtus: un sogno che in una settimana diventa realta’. Poche ore dopo la doccia fredda: Cremona e Varese dicono no alla modifica ad hoc del calendario chiesta dal presidente virtussino Claudio Sabatini, facendo naufragare il piano economico da tre milioni studiato per portare la stella dell’Nba sui parquet italiano. Un esito clamoroso che ha scatenato feroci polemiche nel mondo dei canestri, ma che potrebbe non essere definitivo. In Lega, infatti, si spera ancora di trovare un accordo in extremis. A far sognare Bologna e tutta l’Italia del basket e’ l’annuncio dato da Sabatini in tarda mattinata: ”Abbiamo trovato l’accordo con Bryant sulla parte economica, manca solo qualche dettaglio. L’annuncio e’ questione di ore”. Lo conferma anche il sito di Bloomberg. Le cifre parlano di oltre tre milioni di dollari per poco piu’ di un mese di contratto, dal 9 ottobre al 16 novembre. Kobe, che e’ rientrato negli Usa dopo il breve tour italiano nei giorni scorsi, tornerebbe, visto in mano, a Bologna a inizio settimana, in tempo per essere tesserato. Il piano di Sabatini, per massimizzare gli introiti, prevede di giocare in quei 40 giorni 10 partite, una piccola rivoluzione che doveva passare per l’ok degli altri club. Ma in due, Cremona e Varese, hanno detto no. E con un calendario classico (che ancora non si conosce, visto che va riscritto dopo l’ammissione in serie A di Venezia), l’operazione Bryant economicamente non sta in piedi: ”La miopia degli altri club sta rendendo la cosa impossibile. Fossimo alla fine della stagione, con squadre che lottano per la salvezza o per i playoff capirei. Ma adesso, nessuno ha niente in ballo”, e’ sbottato Sabatini. Il nodo e’ che nello scorso aprile la Lega ha votato all’unanimita’ una delibera che impone per le prime due giornate di campionato l’alternanza dei campi. L’atto e’ modificabile, ma per ragioni giuridiche solo se sancito nuovamente all’unanimita’. ”Se le societa’ cambiano idea, noi siamo pronti a metterci al lavoro. Basta che me lo scrivano, io ne prendo atto e lavoro in quella direzione”, ha spiegato il presidente Valentino Renzi. La diplomazia, insomma, e’ gia’ al lavoro per ricucire una situazione che rischia di far perdere a un movimento in difficolta’ un’occasione enorme per riacquistare la visibilita’ perduta negli ultimi anni.