NAPOLI – Le prime indagini condotte dalla polizia tendono ad escludere responsabilità penali nella morte di Patrizio, il bambino napoletano di 4 anni rimasto soffocato da un boccone di mozzarella mentre consumava la refezione scolastica. Gli agenti del Commissariato Arenella, diretti dal vicequestore Carmela D’Amore, sentiranno oggi altre 4-5- maestre dell’Istituto Omnicomprensivo “Minucci” per la ricostruzione della dinamica dell’incidente. Ieri sono state interrogate altre maestre e gli assistenti della ditta che fornisce i pasti alla scuola.

Quando il piccolo Patrizio stava consumando il pasto – ha accertato la polizia – erano presenti la maestra ed un assistente, così come previsto dai regolamenti. Anche la manovra di soccorso sul bambino sarebbe stata tentata dal personale della scuola, anche se senza esito positivo. Altri elementi utili alle indagini, coordinate dal pm della Procura di Napoli Sergio Ferrigno, potrebbero venire dall’ autopsia, che al momento non è stata ancora fissata. L’ intervento di soccorso noto come “manovra di Heimlich” per disostruire le vie respiratorie del piccolo Patrizio, 4 anni, soffocato da un boccone di mozzarella mentre consumava il pasto a scuola, era stato tentato dal personale dell’ Istituto Omnicomprensivo “Minucci”. Lo ha detto il direttore scolastico regionale Diego Bouché. “La preside – ha detto Bouché – mi ha assicurato che la manovra è stata tentata. Subito dopo, poiché non ha avuto esito, è stato chiamato il 118. I medici hanno raccomandato di praticare la manovra, ma era stato già fatto”. “Gli insegnanti frequentano un corso di formazione di 12 ore sul primo soccorso, ed anche quelli della “Minucci” erano formati”, aggiunge il direttore scolastico della Campania. Una relazione del preside sull’ accaduto sarà consegnata nelle prossime ore a Bouché. Da quanto dichiarato dalla preside. Le porzioni di mozzarella, tagliata a pezzi, erano state servite nei piatti dalle refezioniste della ditta fornitrice dei pasti.

 

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