NAPOLI – “Dolore e preoccupazione”. Così il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che ha sentito al telefono il segretario regionale della Cisl, Lina Lucci, in riferimento al suicidio del lavoratore reso noto durante l’assemblea del sindacato. Caldoro ha chiesto al segretario della Cisl di “estendere la vicinanza della Giunta regionale a tutta la famiglia del lavoratore”.

Con Lina Lucci si è sottolineata la necessità di “continuare sulla strada intrapresa in Campania”. “Viviamo una fase difficilissima, ai limiti della rottura sociale. Bisogna lavorare per invertire la rotta. Lo sforzo devono farlo insieme le Istituzioni, le parti sociali, le forze politiche” ha concluso Caldoro.

 

“Oggi ancora un suicidio di una persona rimasta senza lavoro. Non importa se questo lavoratore sia stato licenziato per colpa della crisi o per motivi disciplinari. Certamente il quadro dell’occupazione in provincia di Napoli è drammatico. Io imploro di fare presto per liberare le risorse per lo Stato periferico ed intervenire immediatamente sulla legge di Stabilità. Molti non si rendono conto che quello che oggi viviamo rischia essere solo la punta di un iceberg. Bisogna evitare il caos e ridare ossigeno alle imprese del territorio che lavorano con il pubblico, con inevitabili riflessi positivi sul mercato del lavoro. Bisogna scatenare un circolo vizioso positivo, un effetto domino virtuoso nel mercato del lavoro. Quello che si è fatto fino ad oggi è esattamente il contrario”. Lo ha detto oggi il presidente della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, componente dell’Ufficio di Presidenza dell’UPI, presente all’assemblea congressuale dell’Area Metropolitana di Napoli della CISL, dove è stato dato l’annuncio choc del suicidio del lavoratore napoletano. “Anche noi – ha aggiunto Pentangelo – in Provincia siamo alle prese con decisioni difficili che coinvolgono migliaia di lavoratori. Fino ad oggi, anche con la collaborazione delle forze sindacali e dei lavoratori stessi, siamo riusciti a salvaguardare i livelli occupazionali. Ma non so quanto questo potrà andare avanti se non ci sarà una netta inversione di tendenza. Nel Sud si guadagna meno che in Grecia secondo il Censis. Non so se questa è l’esatta fotografia dello stato delle cose, ma sicuramente il Governo, presente e futuro, e l’intero Parlamento dovranno rapidamente assumere la consapevolezza che la situazione ha oltrepassato i livelli di emergenza e sono necessari interventi urgenti e immediatamente applicabili”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui