Metropolitane ferme, autobus introvabili, traffico in tilt: come previsto lo sciopero di oggi del trasporto pubblico locale ha reso difficili gli spostamenti in città con lunghe file ai parcheggi dei taxi, attese alle fermate e parcheggi di fortuna per coloro che sono stati costretti a utilizzare l’auto.
Le fasce di garanzia (una nella mattina e una nel pomeriggio, differenti tra città e città) sono state rispettate e non si sono verificate particolari criticità. Lo sciopero è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti e Faisa Cisal per “l’incertezza sul quadro complessivo delle risorse finanziarie destinate al settore”, e per il mancato avanzamento del negoziato per il rinnovo del contratto scaduto da cinque anni. Secondo i dati diffusi dalla Filt-Cgil, l’adesione dei lavoratori del settore é stata molto alta, con circa l’80%% dei mezzi pubblici fermi. L’Asstra, associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico locale, ha parlato di “amarezza” nel vedere le città tenute “sotto scacco” dallo sciopero, ma si è detta fin da ora disponibile a lavorare per “trovare una soluzione per il contratto dei 116.000 autoferrotranvieri” anche se, avverte, “per i miracoli non siamo ancora attrezzati”. A Roma sono rimaste chiuse le metropolitane A e B ma anche le Ferrovie Roma Lido e Roma Viterbo. Gli autobus hanno circolato a singhiozzo, con circa il 60% dei bus fermi al di fuori delle fasce di garanzia. Ci sono state lunghe file ai parcheggi dei taxi e traffico sostenuto nonostante sia rimasta aperta la Ztl del centro e di Trastevere. Anche a Milano le metropolitane sono rimaste chiuse mentre in superficie sono state significative le riduzioni del servizio (70% dei bus nei depositi secondo i sindacati). A Napoli l’adesione alla protesta è stata dell’80% secondo i sindacati (90% nelle ferrovie) e del 45% secondo l’Anm. E’ rimasta ferma la linea 1 della metropolitana, mentre è stato regolare il servizio per la Funicolare centrale e per quella di Mergellina. Autobus fermi anche a Torino (l’80% secondo i sindacati) e a Bologna (oltre l’80% dei bus fermi), mentre a Firenze, sempre secondo i sindacati, ha circolato il 50% dei bus. A Genova sono rimasti fermi pressoché tutti i mezzi pubblici (il 98% secondo i sindacati), mentre a Palermo sono tornati nei depositi l’80% dei mezzi.