La Guardia di Finanza di Padova ha chiuso una clinica dove venivano praticati aborti clandestini. L’indagine, tutta all’interno della comunita’ cinese padovana, e’ partita dal fermo alcune settimane fa di cittadini cinesi trovati in possesso di confezioni di farmaci privi delle indicazioni d’uso in lingua italiana e talvolta privi della confezione stessa.
L’attivita’ ha consentito di individuare l’ambulatorio dove una coppia di coniugi cinesi somministrava i farmaci e operava aborti clandestinamente. Per svolgere l’attivita’ medica illegale la coppia aveva a disposizione all’interno dell’ambulatorio circa 95.000 farmaci di diversa natura tra cui alcuni specifici per l’induzione dell’aborto. I militari della Compagnia di Padova hanno monitorato numerose spedizioni di farmaci destinate ai coniugi che avevano creato un vero e proprio sistema per accogliere in assoluta privacy i vari pazienti e fuorviare eventuali controlli delle forze dell’ordine. All’atto della perquisizione dell’ambulatorio clandestino, i militari, che hanno sequestrato alla coppia 8 mila euro in contanti frutto di due giorni di lavoro, hanno sorpreso due persone, una donna e un bambino di quattro anni, pronti ad essere sottoposti a terapie endovenose e altrettante persone in attesa di essere sottoposte alle medesime cure. I finanzieri hanno sequestrato ferri chirurgici, pinze, bisturi e altri strumenti sanitari che venivano utilizzati dalla coppia per la pratica abusiva di attivita’ mediche. I coniugi cinesi sono stati denunciati per i reati di esercizio abusivo della professione medica, somministrazione pericolosa di farmaci nonche’ reati connessi all’interruzione volontaria della gravidanza.