NAPOLI – “La Resurrezione di Cristo cambia totalmente il quadro della nostra storia, e la celebrazione della Pasqua “non è semplice ricordo, ma è un “memoriale”, cioé un evento che avviene e rinasce anche oggi e riguarda tutti noi”. Questo un passaggio dell’omelia dell’ Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, alla Messa di Pasqua, celebrata in Cattedrale.
“Tutto dipende da come ci comportiamo di fronte all’annuncio della risurrezione di Gesù – ha proseguito il Card. Sepe – il germe della risurrezione c’è stato posto nell’anima al momento del nostro battesimo. Ma questo germe può essere stato soffocato da una vita che ha poco di cristiano perché staccata dalla vita di Cristo, dal Vangelo, da quella carità che sola può far crescere il seme della fede. L’ Arcivescovo di Napoli si è rivolto ai giovani: “vivete nella gioia e nell’amore; non fatevi rubare la speranza; non andate in cerca solo di successi umani; non cadete nella morsa del male, della droga, degli alcolici, che vi rovinano e vi degradano, creando solo vuoto e miseria spirituale”. “Correte incontro a Cristo e troverete la gioia della vita – ha aggiunto il Card. Sepe – la forza di trasformare non solo la vostra vita, ma anche quella di tanti vostri amici che chiedono di essere aiutati per uscire dal tunnel del male, del ripiegamento su se stessi, dalle ansie e dalle paure, dalle depressioni, e rifarsi una vita nuova, una vita risorta, una vita generosa, fatta di amore e di solidarietà verso gli altri”. “La risurrezione di Cristo cambia totalmente il quadro di riferimento della nostra storia – ha concluso Sepe – il nostro destino ultimo è ‘lassu”, insieme con Cristo, in Dio. Ma oggi, la nostra vita e le nostre scelte devono restare coerenti col Vangelo dell’amore che Cristo ci ha donato con la sua morte e risurrezione. E’ Cristo risorto la nostra speranza!”.