SAN NICOLA LA STRADA – I consiglieri d’opposizione di qualsiasi Comune lamentano sistematicamente il fatto che troppo spesso le risposte alle loro interrogazioni o arrivano con notevole ritardo su quanto statuito dalla normativa vigente oppure vengono semplicemente dimenticate e per ottenere una risposta sono costretti a ricorrere al Prefetto o, peggio ancora, alla Magistratura ordinaria andando ad intasare ancora di più i Tribunali con cause che, nel migliore dei casi, si risolveranno dopo anni di lunghe attese.
Purtroppo, la tanto declamata trasparenza, che tutti i candidati sindaci promettono come la “conditio sine qua non” della loro attività amministrativa che sarebbe diversa da quella precedente che non era affatto trasparente, una volta eletti dimenticano quanto hanno affermato in pubblico e diventano peggio delle peggiori agenzie di servizi segreti internazionali. Anche l’Amministrazione comunale di San Nicola la Strada non sfugge a questo assunto, tanto è vero che il Consigliere comunale Enrico Nuzzi del Gruppo Misto e coordinatore cittadino del Movimento “Italia Futura”, ha dovuto presentare ben due denunzie alla Procura della Repubblica per non aver ricevuto copia degli atti richiesti mesi addietro. A Nuzzi si sono aggiunti anche i Consiglieri comunali del Gruppo del Partito Democratico, Raffaele Narducci, Lucia Annunziata, Giovanni Motta e, ultimo arrivato, Vincenzo Santamaria, che lamentano di non aver ottenuto risposta ad alcune interrogazioni (la prima datata giugno 2012). Venerdì scorso, stanco di tanto disinteresse da parte dei dipendenti e amministratori comunali, il Presidente del Consiglio Antonio Megaro ha scritto al Segretario Generale dr. Salvatore Massi, al quale, in pratica, “ha invitato” affinché provveda a far trasmettere copia delle risposte agli interroganti.
“Faccio seguito” – ha scritto Megaro a Massi – “a quanto affermato dal capogruppo del PD nella seduta del Consiglio comunale del 25 marzo scorso in merito alle interrogazioni presentate dal suo gruppo (la prima addirittura nel giugno 2012), per evidenziare che sussiste un comportamento omissivo nei confronti dei consiglieri firmatari delle stesse. Voglio ricordare” – ha tenuto a ricordare a Massi – “l’obbligatorietà sancita dall’art. 43, 3° comma del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali, ndr.) nr. 267/2000 di fornire risposta alle interrogazioni dei consiglieri comunali e auspico che la S.V. attivi le P.O. (Posizioni Organizzative, in pratica i dirigenti delle Aree, ndr.) dei servizi interessati per evadere le richieste in tempi brevissimi anche al fine di evitare una eventuale denuncia. Si invita” – ha aggiunto Megaro – “la S.V. di disporre che le P.O. trasmettano copia delle risposte alle interrogazioni anche allo scrivente. Inoltre, chiedo alla S.V. di riferirmi se esiste una fattispecie giuridica nella quale rientri la mancata ripetuta risposta alle interrogazioni e di prendere” – è l’invito del Presidente Megaro al Segretario comunale – “se ce ne sono, i provvedimenti obbligatori che, eventualmente, competono alla S.V. nella qualità di pubblico ufficiale e di garante dell’applicazione delle leggi e dei regolamenti all’interno dell’ente”. È ovvio che il segretario comunale dovrà attivarsi anche perché il consigliere Enrico Nuzzi ottenga, finalmente, copia degli atti richiesti. Trasparenza, una bellissima parola di cui tutti si riempiono la bocca e poi…
Nunzio De Pinto