Tessuti artificiali che si comportano come quelli viventi potranno essere ottenuti con una speciale stampante 3D creata all’universita’ di Oxford. Questi materiali non sono fatti di cellule ma di minuscole gocce d’acqua incapsulate dentro involucri di lipidi che si assemblano per formare reti capaci di ripiegarsi contraendosi come fibre muscolari.
Su Science gli studiosi spiegano che le reti potrebbero diventare ‘mattoni’ con cui costruire nuove tecnologie per veicolare farmaci ‘mirati’.