Il clima delle primarie è tornato ad aleggiare in Palazzo Paciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana. Alla vigilia della seduta che dovrà votare i tre candidati che andranno a Roma per eleggere il futuro presidente della Repubblica, il gruppo Pd si è spaccato su Matteo Renzi.

Il sindaco di Firenze non sarà nella rosa che prevede due rappresentanti della maggioranza e uno dell’opposizione: a lui é stato preferito il presidente dell’assemblea toscana, Alfredo Monaci. Renzi, tuttavia, non sembra prendersela, anche se agli amici non nega che ad eleggere il prossimo Presidente ci sarebbe andato volentieri. Comunque la candidatura, raccontano, non è stata certo un’idea del sindaco. La discussione tra i componenti il gruppo consiliare dei democratici è durata per tutta la giornata, cadenzata solo da una breve interruzione. Alla fine della discussione-fiume il voto tra una soluzione ‘istituzionale’ e quindi la scelta di mandare a Roma, oltre al governatore Enrico Rossi, anche il presidente del Consiglio Alberto Monaci, è stata preferita con 12 consensi. Sono stati invece 10 coloro che hanno optato per una proposta più ‘politica’ cioé quella di indicare tra i ‘grandi elettori’ il sindaco di Firenze Matteo Renzi, considerata la sua rappresentatività a livello nazionale. Il voto a favore di Renzi nei giorni scorsi aveva avuto più di un aperto consenso, anche da parte di chi non è propriamente ‘renziano’. In consiglio regionale ai ‘renziani’ sono ascrivibili solo quattro consiglieri regionali democratici. Lo stesso capogruppo del Pd in consiglio regionale, Mauro Ruggeri, che non è tra questi ultimi, spiegando ai giornalisti l’esito del confronto, ha ammesso di essersi “personalmente espresso a favore di Renzi”. Ieri nel Pd locale alcuni dei contrari al sindaco di Firenze avevano fatto capire che avrebbero preferito piuttosto una donna tra i ‘grandi elettori’. Rimasto in silenzio negli ultimi giorni, Monaci, senese, presidente dell’assemblea toscana dal 2010 con un passato di lunga militanza nella Dc, non è stato presente alla riunione del gruppo, ma avrebbe dato la sua disponibilità alla candidatura via sms dopo diverse ore di discussione. Alla riunione del gruppo, invece, solo in mattinata, ha partecipato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ai cronisti aveva detto di non essere contrario ad un voto a favore di Renzi, pur precisando che mercoledì, cioé domani, in occasione del voto in assemblea, sarebbe stato a Roma per impegni precedentemente presi. La “bocciatura” da parte del gruppo regionale del Pd della candidatura di Matteo Renzi per l’indicazione dei ‘grandi elettori’ è “inversamente proporzionale alla grande maggioranza dei cittadini toscani”, ha attaccato il consigliere renziano Enzo Brogi. La Toscana è una delle regioni che in occasione delle primarie aveva preferito Renzi a Bersani.

 

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