Dalla collaborazione tra la Soprintendenza di Caserta e Benevento e quella della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma nasce un programma espositivo in tre tappe che ruota intorno all’ idea di “contemporaneità nell’arte”.

Programma che si apre con la mostra, “Cinquant’anni di arte in Italia dalle collezioni Gnam e Terrae Motus”, negli Appartamenti Storici della Reggia di Caserta, collettiva che propone un itinerario in 50 anni di sperimentazione che hanno caratterizzato il nostro paese dal 1961 ad oggi attingendo alla collezione Terrae Motus che dal 1992 è esposta nel Complesso vanvitelliano. Curata da Paola Raffaella David, Maria Vittoria Marini Clarelli e Rita Camerlingo, l’esposizione (ri)propone innanzitutto una selezione di circa 50 opere italiane provenienti dalla collezione voluta da Lucio Amelio, nella quale sono rappresentati artisti come Alighiero Boetti, Enzo Cucchi, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Emilio Vedova. “C’era dell’energia nell’arte, tanta energia da potersi contrapporre a quella scatenata dalla Terra” è così che, dalla terribile tragedia che sconvolse Napoli e l’Irpinia nel novembre 1980, Lucio Amelio, il gallerista napoletano di notorietà internazionale, fece scaturire l’idea di creare a Napoli un cantiere work in progress sul tema del terremoto. Dal 1980 arrivarono a Napoli artisti da ogni parte del mondo, di fama consolidata e giovani destinati ad emergere in futuro, e videro con i propri occhi la tragedia di Napoli e dell’Irpinia. Ciascuno di loro realizzò un’opera segnata dall’espressione di quei giorni. Quelle importanti testimonianze artistiche formano la straordinaria collezione Terrae Motus che, dal 1992, è visitabile in alcune delle sale dell’Appartamento Storico. Con queste opere, si confrontano quelle della raccolta della Gnam, dalla quale provengono lavori di Alberto Burri, Lucio Fontana Jannis Kounellis, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Enzo Mari, Fausto Melotti, Sante Monachesi, Paola Levi Montalcini, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Ettore Spalletti, Pino Pascali, Mimmo Rotella, Gilberto Zorio e tanti altri. La Galleria nazionale d’arte moderna possiede la più importante collezione nazionale d’arte del XIX e XX secolo. Questa mostra coincide con una fase di radicale riordinamento delle collezioni esposte nel museo romano, che si concluderà nel dicembre 2011 e grazie alla quale è stato possibile portare a Caserta un nucleo di opere raramente presentate fuori sede. Durante questo cantiere di lavoro, la Galleria sta comunque offrendo al pubblico l’opportunità di vedere una serie di nuclei monografici dei maggiori artisti del primo Novecento italiano, comprendenti sia le opere che sono nei depositi, sia quelle normalmente esposte. L’esposizione integra le opere delle due collezioni secondo un percorso che tocca cinque temi caratteristici dell’arte italiana dell’ultimo mezzo secolo: l’acromo e il monocromo, la percezione visiva, i nuovi materiali, i miti contemporanei e i nuovi paesaggi. La scelta tematica non esclude la documentazione di alcuni fra i principali movimenti artistici del periodo dall’arte cinetica alla Pop art, dall’Arte povera alla Transavanguardia. Ciliegina sulla torta la presenza di una delle più celebri installazioni italiane del Novecento: 32 mq di mare circa di Pino Pascali. Una collettiva da visitare, che chiude i battenti il al 13 novembre. Info e prenotazioni allo 0823448084.

Nicola Di Santo

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