CASERTA – Si è rivelato un boomerang la scelta di Domenico Zinzi di spostare la battaglia politica con Angelo Brancaccio sul piano giudiziario. Il sindaco di Orta di Atella, nonché consigliere provinciale, è stato assolto dal reato di diffamazione a mezzo stampa per il quale era stato denunciato dal presidente della Provincia.

Per il primo cittadino ortese si tratta di una doppia vittoria: infatti è stato prosciolto durante l’udienza preliminare che si è tenuta oggi al Tribunale di Salerno, decisione più unica che rara visto che in questi casi si dispone quasi sempre il rinvio al giudizio. A rendere ancora più netta la vittoria di Brancaccio ai danni di Zinzi c’è un altro elemento: la sentenza di assoluzione è stata proclamata da un giudice dell’udienza preliminare di primissimo piano, Elisabetta Boccassini, sorella della celeberrima Ilda la “rossa”, da anni incubo del Cavaliere.

Grande merito del ko giudiziario inflitto al presidente della Provincia spetta all’avvocato Mario Griffo. Il legale di Brancaccio ha presentato un memoriale difensivo inappuntabile e inattaccabile, grazie al quale il gup ha assolto il sindaco rigettando la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Roberto Penna. Come dicevamo un risultato a sorpresa, visto che di solito in caso di querela per diffamazione è quasi scontato finire sotto processo.

La guerra giudiziaria tra Brancaccio e Zinzi è scoppiata quando il numero uno di Corso Trieste presentò querela in seguito ad un’intervista apparsa su un quotidiano provinciale, nella quale il primo cittadino ortese denunciava un presunto sperpero di denaro pubblico e l’utilizzo improprio (per fini personali) dell’auto blu.

Secondo Brancaccio, Zinzi si sarebbe fatto accompagnare dall’autista della Provincia in un locale pubblico di Caserta non per motivi istituzionali. Il sindaco e consigliere provinciale non si limitò ad attaccare Zinzi solo sul giornale, ma come si evince dalla dettagliata memoria difensiva presentata dall’avvocato Griffo, denunciò nell’agosto del 2011 l’episodio alla Guardia di Finanza di Caserta, allegando anche documentazione fotografica.

Il legale di Brancaccio, inoltre, ha fatto notare al giudice che il suo assistito nell’aprile 2012 presentò un’altra denuncia-querela nei confronti del presidente della Provincia per “ulteriori reati connessi alla indebita percezione di rimborsi elettorali nonché per gli eccessi connessi alle ore di straordinario dei due autisti (2000 ore circa, costituenti valore assolutamente spropositato”).

Il solido impianto difensivo costruito dall’avvocato Griffo (basato anche su numerosi riferimenti giurisprudenziali) ha di fatto “blindato” Brancaccio, che si è preso una bella rivincita nei confronti del suo acerrimo rivale politico.

Ma, si sa, il sindaco di Orta di Atella non si arrende mai. E visto che ora ha il coltello dalla parte del manico vuole passare al contrattacco e sferrare un colpo “letale” contro il presidente della Provincia. E’ intenzionato, infatti, a denunciare Zinzi per calunnia.

La battaglia giudiziaria tra i due continua. E ne vedremo ancora delle belle.

Mario De Michele

 

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