NAPOLI – Si chiama Cetieb, vale circa tre milioni e mezzo di euro e coinvolge l’eccellenza delle imprese edili e un network di università di molti Paesi. Ha fatto tappa oggi a Napoli, nella sede dei costruttori napoletani, il progetto finanziato dalla Comunità Europea che punta alla riqualificazione energetica e allo sviluppo di soluzioni innovative per le ‘nuove’ abitazioni e trova nell’Acen il polo attrattore delle imprese edili locali. Stress scarl, invece, è il distretto ad alta tecnologia per le costruzioni sostenibili che insieme al Consorzio Tre coordina la ricerca internazionale rivolta ai nuovi materiali e alle innovazioni di processi per l’edilizia.
Sensori in grado di individuare il numero di persone di un ambiente – e regolare di conseguenza la temperatura dei condizionatori – o pitture in grado di assorbire eccessi di anidride carbonica, solo alcuni degli esempi delle possibilità allo studio grazie alla collaborazione di atenei europei e cinesi, da un lato e imprese edili d’eccellenza, non solo italiane, dall’altro. “Puntiamo a costituire un network internazionale per favorire il trasferimento tecnologico, la promozione e la diffusione della cultura dell’innovazione in un settore strategico come quello delle costruzioni” ha affermato Ennio Rubino, presidente del consorzio Tre. “Manifestare attenzione alle innovazioni e alla ricerca scientifica – ha aggiunto Rudy Girardi, Presidente dell’Acen – è fondamentale, anche per favorire il rilancio delle attività. Così, peraltro – ha aggiunto Girardi – si risponde alle indicazioni di Bruxelles che, soprattutto per la programmazione 2014-2020, prevedono efficientamento energetico e una diversa qualità diversa dell’abitare, che metta al centro l’uomo nel rispetto delle rinnovate esigenze dell’ambiente”.