Centomila persone. Forse anche di più. Una gran folla di persone, una marea umana è scesa in strada oggi e si è riversata sul mare, da via Nazario Sauro fino al molo caligoliano di Pozzuoli. Oltre 25 chilometri di costa presi d’assalto per godersi lo spettacolo delle vele dell’America’s Cup, i catamarani che la prossima settimana si daranno battaglia sulle acque del Golfo per disputarsi le World Series 2013, lanciate a tutta velocità sul profilo della terraferma. Ha vinto Emirates New Zealand ma ha vinto soprattutto Napoli con il suo spettacolo di folla. I napoletani e gli abitanti di Pozzuoli hanno compreso fino in fondo lo spirito della manifestazione: una festa dello sport, del mare, della natura.
Sin dalle prime ore del mattino la gente è scesa in strada per godersi la bella giornata, la temperatura quasi estiva e la brezza del mare che ha accompagnato il cammino delle vele. Tra le 12 e le 14 il picco massimo di presenze in strada. Soltanto sul pontile di Bagnoli, che è lungo 960 metri ed è largo 12, hanno trovato posto oltre 5.000 persone. Una folla strabocchevole – calcolata in circa 10 mila persone – ha preso d’assalto il Lungomare di Pozzuoli. E poi Napoli, con decine di migliaia di cittadini che non solo si sono riversati sul lungomare, ma che hanno anche riempito tutti i punti panoramici, lungo la collina di Posillipo per veder sfilare i catamarani e godersi al tempo stesso lo spettacolo del mare e della natura.
La Coast Parade, organizzata dal Comitato Grande Vela che riunisce otto circoli napoletani, ha rappresentato inoltre un vero e proprio successo tecnico. I team si sono dati battaglia sin dalla partenza, davanti alla Rotonda Diaz, sul lungomare Caracciolo, avvenuta sotto gli occhi di migliaia di persone che dalle prime ore del mattino avevano preso d’assalto il Village costruito tra Piazza Vittoria e l’incrocio con Viale Dohrn. È stata una gara appassionante con i neozelandesi di Emirates che sono sempre riusciti a tenere la testa del plotone e con Luna Rossa Piranha, di Max Sirena impegnata in un tentativo di recupero del terreno perduto che non è andato però a buon fine. Alla fine dietro all’equipaggio italiano ha tagliato il traguardo, agguantando il terzo posto, la vela americana di Oracle.
Poi, al momento della premiazione sull’affollatissima terrazza del Circolo Canottieri Napoli, la sorpresa, con Max Sirena che annuncia la decisione sua e dell’intero equipaggio di devolvere la cifra di 15mila euro, destinata al secondo classificato, per la ricostruzione di Città della Scienza. Non a caso allo scheletro annerito di Città della Scienza tutti i catamarani avevano reso omaggio, poco prima, girando sulla boa e venendo salutati dal suono della sirena. Un modo spontaneo e sportivo di mettersi in contatto, di condividere un sogno di rinascita che tante migliaia di cittadini napoletani hanno espresso dopo l’incendio che ha distrutto l’importante polo di cultura.
Al Circolo del Molosiglio – dove, con la regia del presidente Eduardo Sabbatino e la partecipazione di Pippo Dalla Vecchia e dei presidenti degli altri circoli del Comitato, si è svolta la premiazione della Velalonga disputatasi ieri nelle acque del Golfo – ha parlato anche Dan Barker, skipper di Emirates. “Tutto l’equipaggio – ha spiegato – è rimasto impressionato dalla incredibile partecipazione di folla. Noi non siamo abituati a regatare sotto gli occhi di decine di migliaia di persone. Anche per noi, visto dal mare, è stato uno spettacolo straordinario ed indimenticabile”.