AVERSA – I risultati straordinari dei referendum popolari del 12 e 13 Giugno 2011 hanno affermato senza alcun dubbio che: -l’acqua non è una merce ed anche chi dice acqua dice vita e che essa è un diritto umano, -che nessuna speculazione su questo bene è accettabile. Infatti i cittadini hanno abolito quella norma vessatoria che caricava il 7% in più sulla bolletta, a remunerazione del capitale investito come premio ai gestori che vogliono fare impresa senza rischio d’impresa.
Ma più di tutto è stata la partecipazione della gente ,come nuova riscoperta dei diritti fondamentali ,da troppo tempo demandati e troppo preziosi da delegare spesso ad una classe politica corrotta o incompetente .La voglia di democrazia diretta sui temi della salute ,della cultura di tutto ciò che è patrimonio trasmissibile è la vera novità di questa stagione sociale politica che in ogni città ,anche ad Aversa,vede il costituirsi di gruppi di cittadini in Associazioni di Beni Comuni. Il formarsi vigoroso di una rete provinciale ,regionale e nazionale ci indica che questa è la strada giusta per una nuova partecipazione democratica lontana da giochi di potere . Per non parlare poi della penosa vicenda del nuovo e già abortito ATO 5 ,Terra di lavoro,ricordando che gli ATO (Ambito Territoriali Ottimale) sono organismi di gestione dell ‘acqua su base idrogeografico/clientelare. La legge prevede che tutti gli Ato cessino di esistere entro il 31 Dicembre 2011. Ma prima del 31 dicembre 2011 c’è forse ancora il tempo e il modo di vendere tutta l’acqua di ATO 5 ai privati, alla faccia del referendum. In realtà la ripubblicizzazione è nelle facoltà dei Sindaci e dei Comuni che a buon diritto potrebbero dire “Yes, we can” Cosa aspettano per farlo? Il popolo dei Referendum è ancora qui, presente e sempre più indignato!!E’ per questo motivo che parteciperemo alla manifestazione del 15 ottobre a Roma contro il governo,la manovra fiscale e la politica del malaffare a difesa dei nostri beni comuni.