NAPOLI – Le Commissioni Ambiente e Urbanistica hanno oggi discusso, in vista della prosecuzione della seduta monotematica su Bagnoli (prevista per domani), con la partecipazione del Vice Sindaco Sodano e dell’assessore all’Urbanistica De Falco. La riunione è stata introdotta dal presidente della Commissione Ambiente il quale ha ricordato la centralità del tema Bagnoli, area alla quale, insieme a Napoli Est, Napoli ha legato la propria prospettiva di rilancio.

Il Vice Sindaco Sodano, che ha partecipato alla prima parte della riunione, ha comunicato che è tuttora in preparazione – ci stanno lavorando gli assessori all’urbanistica, al patrimonio e all’ambiente – il documento della Giunta su Bagnoli, sottolineando che il dibattito è pesantemente condizionato dall’ordinanza dei giudici che ha cambiato gli scenari entro i quali andranno prese decisioni, sull’area di Bagnoli e sul futuro della Società Bagnolifutura, del cui presidente la Giunta condivide l’allarme sul rischio che il fallimento della società possa determinare la perdita della titolarità dei suoli. Il Consiglio potrà, insieme alla Giunta, affermare la necessità che Bagnoli diventi un grande tema nazionale, soprattutto considerando l’insufficienza dei fondi a disposizione per la bonifica (ridotti a 50 milioni dopo i forti tagli del Governo Monti) e la necessità di allargare la scala degli interventi necessari all’intera area occidentale e flegrea. Su Città della Scienza, il Vice Sindaco ha comunicato che il comitato, costituito sulla base del decreto interministeriale, già per il 23 aprile farà delle proposte sulla localizzazione e sulla governance della ricostruzione.

Su quest’ultimo punto, rispondendo ad alcuni dei consiglieri favorevoli alla ricostruzione in loco dei padiglioni distrutti dall’incendio, l’assessore De Falco ha precisato che l’accordo di programma del 1997 tra Comune, Regione e Fondazione Idis non ha mai messo in discussione il trasferimento delle strutture, che peraltro il Ministero dei Beni Culturali non riconosce come beni monumentali, limitandosi a rimandare la delocalizzazione al momento in cui si fosse completato l’ammortamento dei mutui. Sulla decisione della sua localizzazione pesa l’ubicazione delle aree che la Procura della Repubblica potrebbe confermare come sequestrate. In generale, ha ribadito De Falco, è importante il dibattito consiliare per sostenere la mobilitazione volta ad affermare la centralità di Bagnoli come questione nazionale e cominciare ad allargare all’intera area, comprese le strutture nuove disponibili, come l’ex collegio Ciano (che la NATO lascerà libero in ottobre), il discorso sulla riqualificazione.

Molti gli interventi dei consiglieri: per Lebro la mancata presentazione di un documento preparatorio della Giunta rischia di rendere sterile il dibattito consiliare che ha invece un’importanza vitale;  per Iannello la situazione di Bagnoli era già pregiudicata e l’ordinanza dei giudici va acquisita come l’occasione per riaffermare la proprietà pubblica dei suoli e la vocazione paesistica, naturalistica e turistico/ricettiva di Bagnoli; per Coccia la lettura dell’ordinanza – che, essendo precauzionale, avrebbe potuto intervenire già nel 2007, al momento in cui c’erano le prime certezze sulle irregolarità della bonifica – svela una situazione drammatica per la salute dei cittadini e induce a chiedere che la Regione istituisca al più presto un Registro dei Tumori; per Attanasio occorre riaffermare il ruolo primario del Consiglio comunale, al quale è stato impedito di discutere nella scorsa seduta, prendendo atto che non è stata fatta finora a Bagnoli una reale bonifica, che  Città della Scienza è stata una struttura improduttiva, che le opere realizzate, come la Porta del Parco, sono un “bubbone”; per Moretto il dibattito non deve azzerare tutto ma indicare la strada per andare avanti su Bagnoli senza nascondere le responsabilità anche dell’ultima fase nella quale la maggioranza ha impedito il funzionamento della Commissione di Vigilanza su Bagnolifutura; per Vernetti il problema ambientale riguarda l’intera Regione e, su Città della Scienza, bisogna velocemente ricostruire in loco; per Fucito crea disagio la mancanza di una proposta della Giunta che dovrebbe chiarire i termini concreti delle questioni in discussione, come, ad esempio, il futuro di Bagnolifutura, lo stato della rimozione della colmata, lo stato dei suoli ex Cementir; per Troncone, a proposito di Città della Scienza, occorre chiarire la relazione tra l’Accordo di Programma del 2007 e il Piano Urbanistico Attuativo; per Moxedano la ricostruzione di Città della Scienza non è in contrasto con l’orientamento espresso dal Consiglio aderendo all’iniziativa “Una spiaggia per tutti” e, in generale, il Consiglio è utile per prefigurare le azioni che possono, a livello nazionale, rendere possibile reperire risorse; per Antonio Borriello una decisione di buon senso è la ricostruzione di Città della Scienza in loco superando la contrapposizione ideologica tra istanze entrambe legittime, come la fruizione della spiaggia e la cultura, facendo anzi fronte comune contro la speculazione; per Schiano il rilancio turistico di Bagnoli ha bisogno sia della linea di costa libera che del porto turistico; per Caiazzo è importante che l’amministrazione faccia propri i contributi al dibattito dei consiglieri; per Gennaro Esposito è utile il contributo del Consiglio per allargare la visuale all’intera area occidentale e considerare il rapporto tra il piano di bonifica e il piano urbanistico.

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