CASERTA – “Leggendo l’articolo del “The Telegraph” sulla Reggia di Caserta ho provato due sensazioni contrastanti, entrambe figlie del forte senso di appartenenza che nutro verso questa terra: da un lato si è stretto il cuore scorrendo quelle parole che massacravano il nostro splendido palazzo, da sempre e a giusta ragione ribattezzato: “la piccola Versailles”; dall’altro ho provato rabbia per una condizione che, effettivamente, rappresenta quello stallo politico, culturale, economico, etico e morale in cui versa l’Italia”.


Così, in una nota, Eduardo Giordano, capogruppo dei Moderati presso il Consiglio regionale della Campania che aggiunge: “Io però ritengo che sia inutile iniziare la solita caccia alle streghe per individuare i colpevoli e perdendo altro tempo nel valzer delle responsabilità. Diciamo che siamo tutti un po’ colpevoli nell’istante in cui perdiamo la speranza di cambiare le cose. Dobbiamo rimboccarci le mani, lavorare insieme senza arrenderci. I primi a doverlo fare siamo noi politici, in secondo luogo gli uomini e le donne di Caserta che non meritano di vedere un simbolo della propria terra fare il giro del mondo per il suo degrado. Certo i problemi ci sono, ma ora è tempo di reagire. La mia proposta è ricalcare il modello della Reggia Venaria Reale di Torino, ovvero mettere in piedi una squadra composta da pubblico e privati per superare le difficoltà contingenti. Questo però non basta. Per promuovere il brand Caserta è necessario coinvolgere tutti, perché servono servizi in grado di muovere l’ingranaggio dell’intera filiera del turismo culturale. Non è solo la Reggia che sta morendo, ma è anche tutto ciò che le ruota intorno a non funzionare nel verso giusto. E’ tutto il sistema che va cambiato. Io credo che se mettiamo al centro proposte concrete e realmente utili per Caserta, nessuno potrà tirarsi indietro. Quando i progetti sono validi diventano condivisibili. Faccio l’esempio della mia proposta sul Concorso internazionale di idee “Caserta Borbonica”, approvato all’unanimità nella Finanziaria regionale del 2013. Il mio progetto è stato condiviso all’unanimità da tutte le forze politiche, a dimostrazione che quando non ci si limita solo alla polemica, ma si reagisce formulando proposte pratiche, possono nascere soluzioni di rilancio valide e condivise. L’internazionalità del progetto porterà lavoro e diffonderà un’immagine positiva di Caserta, ecco perché ho scritto alla redazione del “The Telegraph” affinché venga qui per aiutarci a divulgare il progetto, senza limitarsi solo ad infiammare la polemica con quelle immagini di incuria della Reggia. Invito i giornalisti inglesi – conclude Giordano – a venire qua per conoscere da vicino i problemi che attanagliano la nostra splendida Terra di Lavoro che, nonostante le ferite ricevute negli anni, continua con dignità a sfidare l’incapacità di tanti”.

 

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