”Capisco che si e’ arrivati alla candidatura di Franco Marini in modo sofferto e con un metodo che ha potuto creare comprensibili turbamenti, ma ora dobbiamo valutare l’opportunita’, per il Paese, di un candidato che deve essere eletto con un ampio consenso e che e’ persona le cui qualita’ politiche e morali non possono essere messe in discussione da nessuno”. E’ quanto afferma Massimo D’Alema.
”Sono persuaso – aggiunge in una nota – che Marini potra’ essere un buon presidente della Repubblica, anzitutto per la sua storia e la sua formazione di sindacalista e uomo politico, da sempre vicino alla gente semplice e al mondo del lavoro. Oggi abbiamo bisogno di una personalita’ in grado di riavvicinare i cittadini alle istituzioni”. ”Lasciate che dica – prosegue D’Alema – senza alcuno spirito polemico, che non condivido certe ironie. Sono amico di Lula, un sindacalista diventato presidente del Brasile, il quale certamente aveva bisogno di interpreti per parlare con Obama. Ma questo non gli ha impedito di svolgere un ruolo straordinario al servizio del suo popolo”. ”Cio’ che dico – prosegue – non e’ rivolto contro nessuna delle personalita’ di cui si discute per il Quirinale. Con molte di esse ho un rapporto antico di stima, amicizia e collaborazione. Ma, ripeto, il risultato di questo sofferto confronto e’ stata la convergenza attorno a Marini. Tale scelta e’ stata discussa e approvata dai nostri gruppi parlamentari. Un partito serio, non solo per la validita’ in se’ della scelta, ma anche per dimostrare la sua affidabilita’, non puo’ che comportarsi con coerenza in queste ore cosi’ importanti per l’avvenire del Paese”.