L’udienza della Corte suprema sulle indagini al caso dei due marò è stata rinviata al prossimo 25 aprile. Lo ha appreso l’Ansa sul posto. Il giudice doveva decidere le modalità del processo. “Si tratta di una decisione complessa per i giudici chiamati a pronunciarsi sulla delicata questione se affidare le indagini alla polizia anti terrorismo Nia oppure alla polizia criminale Cbi” hanno spiegato i difensori dei due marò all’uscita della seduta.
In aula era presente anche l’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini. Lo scorso 16 aprile, l’Italia aveva presentato un ‘affidavit’ (memoria) in cui contestava la decisione di New Delhi di affidare il caso alla Nia e di ricorrere a una severa legge (Sua Act del 2002) concepita per lottare contro il terrorismo in acque internazionali e che prevede la pena di morte in caso di omicidio. Secondo la memoria, l’iniziativa del governo indiano “é contraria e completamente in conflitto con le specifiche direttive prive di ambiguità contenute nella sentenza della Corte Suprema del 18 gennaio”. In questa occasione la Corte aveva ordinato il trasferimento degli atti processuali dal Kerala a un ‘tribunale ad hoc’ che doveva essere costituito dal governo.