”Qui riposano le promesse di cambiamento” di Francois Hollande. Per protestare contro la chiusura degli altiforni di Florange, in Lorena, i lavoratori di Arcelor Mittal hanno posto una vera e propria lapide, in marmo scuro, con la seguente scitta: ”Tradimento.

Qui riposano le promesse di cambiamento di F.Hollande, fatte agli operai e alle loro famiglie. Florange, 24 febbraio 2013”. Ieri, il gigante franco-indiano dell’acciaio ha annunciato, a partire da oggi, la chiusura degli altoforni di Florange, ultimi attivi nel nordest della Francia. La decisione e’ una sconfitta per i sindacati locali, che hanno inscenato numerose iniziative di protesta da quando il rischio di chiusura della filiera a caldo della produzione di acciaio si cominciava a prefigurare. Ma si tratta anche un brutto colpo per Hollande e il governo socialista, i cui ampi sforzi per salvare lo stabilimento, trovando un investitore pronto ad acquisirlo, si sono rivelati vani. Si chiude cosi’ una vicenda durata oltre un anno, che ha portato nel piccolo paesino della Lorena, divenuto simbolo della crisi dell’industria in Francia e in Europa, tutti i protagonisti delle scorse elezioni presidenziali, a cominciare da Hollande e dal suo predecessore Nicolas Sarkozy. La vicenda e’ stata al centro di vibranti scambi verbali tra il patron di ArcelorMittal, l’industriale indiano Lakshmi Mittal, e il ministro del Rilancio produttivo Arnaud Montebourg, la cui proposta di una “nazionalizzazione temporanea” del sito suscito’ accese polemiche tra gli schieramenti politici.

 

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