Ieri mattina ha detto al padre che doveva partire. Capitava che ogni tanto andasse fuori per cercare lavoro. I suoi genitori non se ne preoccupavano più di tanto. Luigi Preiti era tornato a Rosarno. La separazione dalla seconda moglie che vive in Piemonte con il figlio di 11 anni, lo aveva riportato in Calabria dopo quasi 20 anni di emigrazione al nord. Nel paese della PIana si dava da fare. Piccoli lavori di muratura, riparazioni saltuarie, alla giornata.
Come fanno molti nei paesini del sud. Uno come tanti, praticamente sconosciuto alle forze dell’ordine in una terra in cui gli schedari sono pieni di personaggi da tenere d’occhio. Luigi Preiti non aveva grilli per la testa. Certo la separazione dalla moglie era stata una brutta botta, così come una sofferenza era anche la distanza dal figlio. L’ultima volta, l’aveva visto per la prima comunione. Dal Piemonte dicono: aveva dilapidato tutto al videopoker. Il fratello vive a Novi Ligure, non lo vedeva da agosto e fa capire di non avere rapporti stretti: “Non era un terrorista, non era un malato di mente. L’ho visto in televisione, sono caduto dalla sedia. Lo stesso è successo ai miei. Chiedo scusa all’Arma dei Carabinieri, massima solidarietà ai militari feriti. Ora andrò dai miei genitori”. L’ex moglie si dice sconvolta e disperata. Ai carabinieri l’uomo ha detto: “Puntavo ai politici”, nel suo passato non c’è traccia di impegni di partito.