I carabinieri feriti davanti a Palazzo Chigi sono il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30. Sia il brigadiere sia l’appuntato sono effettivi al Battaglione Toscana. Una delle due vittime si trovava in strada, tra piazza Colonna e piazza di Montecitorio, mentre l’altro era vicino all’altana che fa da guardia tra le due piazze.

Il brigadiere Giuseppe Giangrande è ricoverato in prognosi riservata per una ferita al collo, mentre il carabiniere scelto Negri è ferito gravemente alla gamba e non è in pericolo di vita. Ha riportato solo una ferita alla gamba. “Una frattura – riferiscono fonti sanitarie dell’ospedale San Giovanni – che i medici stanno sistemando”. Più grave la situazione del suo collega, sottoposto a intervento chirurgico. “Il paziente Giangrande Giuseppe è giunto in codice rosso all’Umberto I. Il foro d’entrata del proiettile è stato localizzato nella regione laterale del collo a sinistra. Il proiettile è stato estratto e c’è una lesione alla colonna vertebrale a livello cervicale importante.

Sono in corso accertamenti”, hanno detto i medici. La prognosi di Giuseppe Giangrande resta “riservata per 72 ore quoad vitam”. Lo hanno riferito i medici dell’Umberto I di Roma annunciando le sue condizioni al termine dell’intervento chiururgico. “Quoad Vitam” signica letteralmente “relativa alla vita”: è una espressione medica che indica che i medici non si esprimono sulle possibilità di sopravvivenza del brigadiere per le prossime 72 ore. Giangrande ha subito, hanno spiegato, un “danno midollare importante” e ora si trova ricoverato in terapia intensiva neurochirurgica.

Giangrande vive a Prato, è vedovo da due mesi e ha una figlia di 23 anni. E’ di origini siciliane. Il collega Negri, è del Sesto battaglione carabinieri Toscana, dove è arrivato nel 2009. Prima era in servizio in una stazione in Lombardia. Negri ha 30 anni, è celibe ed è originario di Torre Annunziata. “Sto correndo a Roma da mio figlio”, ha detto la madre di Negri, dopo aver saputo dell’aggressione. In ospedale è arrivata anche la compagna di Negri. “E’ un ragazzo forte”, ha detto il direttore sanitario Gerardo Corea parlando con i giornalisti. “Quando l’hanno portato in ospedale si preoccupava delle condizioni del collega, non delle sue. Chiedeva solo notizie dell’altro militare ferito questo è un vero carabiniere”.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha visitato con il ministro della difesa Mario Mauro i due agenti colpiti questa mattina a piazza Colonna. Nel pomeriggio anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha fatto visita ai due militari feriti. “Giangrande – ha detto Letta – è un esempio per il nostro Paese”. Al San Giovanni è statoo portato anche l’uomo che ha sparato, Luigi Preiti. Dopo poche ore però è stato trasferito alla caserma dei carabinieri di via Inselci e in serata è stato portato al carcere di Rebibbia. Il battaglione dei due carabinieri è il corrispettivo del Reparto Mobile della polizia.

Ferito lievemente ad uno zigomo anche un bimbo che, assieme ai genitori, si trovava vicino al luogo della sparatoria. Durante gli spari i tre, fuggendo sono caduti in terra. Per loro solo escoriazioni, anche se ci sono stati ulteriori momenti di paura perché la madre del piccolo è incinta. “Buona domenica a tutti. Oggi grande giornata di sole”. E’ il post scritto sulla propria pagina Facebook da Giuseppe Giangrande, uno di due carabinieri feriti stamani davanti Palazzo Chigi. Sotto la frase c’è la foto di una carrozza, ferma in una piazza.

Sono le 11.06, “nei pressi di Roma”, è spiegato sul profilo. Pochi minuti dopo Luigi Preiti spara i colpi di pistola contro i due militari. Scorrendo il profilo di Giangrande si incontrano molte foto scattate nella sua città natale, Monreale (Palermo), fra litorali e pasticcerie. Ma anche quelle ‘di lavoro’, con l’ordine pubblico all’Olimpico e l’intervento in Emilia, per il terremoto: “Oggi alle ore 09.03 circa, ho vissuto unitamente ai ragazzi della squadra cosa significa sentire il sisma di 5.8 – scrive il 29 maggio – vi posso garantire che nn è una bella esperienza”. Poi, il 20 giugno carica la foto di un Municipio semicrollato: “Questo è ciò che rimane del Comune di S.Carlo”, frazione di Sant’ Agostino, tra le aree più colpite dal sisma, nel ferrarese. Nel luglio del 2011 Giangrande scriveva: “A volte la vita ti riserva delle brutte sorprese che ti fanno pensare a tante cose, l’importante è non abbattersi e ricominciare tutto da capo”.

 

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