Venezia vince alla sua maniera uno spareggio combattutissimo all’ultimo respiro e conquista di diritto l’accesso alla post season. Si infrange dunque coi lagunari il sogno fino a due mesi fa impensabile della Scandone. Dal baratro della retrocessione Avellino incredibilmente si era portata a un passo dai play off. “Ci siamo conquistati il diritto di vivere questo sogno e dobbiamo continuare a crederci”, il pensiero di Pancotto.

Ma la strada finisce qui . Mazzon predica pazienza e serenità, chiedendo ai suoi di insistere sulla strada intrapresa a Siena dove un paio di palle perse in meno avrebbero decretato un verdetto diverso .Pancotto punta ad un super ritmo, elevando ai massimi livelli l’intensità difensiva, confidando di recuperare Dean bloccatosi in allenamento per noie muscolari. L’avvio della gara per i biancoverdi non poteva essere migliore. Un formidabile Biligha ne mette due di fila ed Avellino subito in testa. Ivanov spinge , Young fuori misura, Lakovic tesse la trama e la squadra di casa sembra saldamente in testa (10-6).Venezia però si scuote su un siluro di Clark ,infila un parziale di undici a zero e con Diawara e Hubalek ribalta in un amen l’inerzia della partita (10-17). Ivanov e Spinelli provano a metterci una pezza ma Hubalek è devastante e la Sidigas quasi senza accorgersene finisce il periodo sotto di nove. Pancotto cambia tutto. Dentro Hunter, Dragovic e Lakovic ma Avellino continua a soffrire la fisicità di Szewczyk, la grande dinamicità di Bowers e la tecnica sopraffina di Diawara. Avellino non fraseggia al meglio ma continua a pescare nelle miniere della fatica e del sacrificio e con tanta ostinazione ed infinito orgoglio restituisce a Venezia un diciannove a zero che stordisce i lagunari. Tanto Lakovic tanto Dragovic, ma sopra tutti il Dean dei tempi migliori. Venezia esce dal torpore e con Clark e Bowers riesce a chiudere al riposo lungo ancora in vantaggio .Due triple prima di Ivanov e poi di Szewczyk timbrano la ripresa delle ostilità. Partita combattutissima e a viso aperto. Il centrone polacco fa valere il suo peso specifico sotto canestro, ma anche i suoi siluri impossibili sfruttano al meglio gli spazi. Clark imperversa sul perimetro su un Johnson inesistente e la troupe di Mazzon finisce ancora una volta per condurre in doppia cifra (53 a 63).Ma c’é ancora da fare i conti con le riserve illimitate dell’orgoglio biancoverde che fa tirare fuori energie a Dean e Dragovic che forse non pensavano neppure di avere, ritrovando ancora una volta la testa (66-64).Una mitragliata di triple caratterizzano le battute conclusive. Ancora una volta a decidere il grande ex Szecwczyk , top scorer della serata con 28 personali.

 

Sidigas Avellino-Umana Venezia 79-91 ( 18-27,39-43 ,62-64 Sidigas Avellino: Hunter 2, Biligha 11, Lakovic 7, Richardson 2, Spinelli 2, Ivanov 14, Crow, Dragovic 16, Salafia, Iurato, Johnson 5, Dean 2. All. Pancotto Umana Venezia: Bulleri, Clark 15, Diawara 9, Marconato, Zoroski, Szeweczyk 28, Young 11, Bowers 14, Rossell 3, Magro 2, Hubalek 9, Candussi. All.Mazzon Arbitri: Lo Guzzo, Sardella, Aronne Note: Tiri da due punti, Avellino 18/28. Venezia 23/43 Tiri da tre punti: Avellino 9/27, Venezia 11/23. Tiri liberi: Avellino 16/19, Venezia 12/17. Rimbalzi: Avellino 27, Venezia 37 Uscito per 5 falli Hubalek. Incasso: 37.000 Spettatori 2.400

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