Il Pd “ha tradito le urne” e “sta riabilitando Berlusconi e il berlusconismo, un cancro che è entrato nel tessuto sociale”. Intervistato dal Fatto Quotidiano, il leader di Sel Nichi Vendola nega di aver violato il patto fatto con la carta di intenti del centrosinistra.
“L’impegno di Sel – spiega – è vincolato dentro l’impianto del centrosinistra e non neghiamo la nostra natura contraria alla destra perché il Pd decide di farci un governo insieme”. “Il giornalismo arruolato è la dimostrazione dell’efficacia di un tentativo propagandistico come quello messo in piedi intorno all’esecutivo di Enrico Letta. Dovevamo seppellire la seconda Repubblica, e invece il centrosinistra ha avuto paura di confrontarsi con il cambiamento e si è infilato nella macchina del tempo tornando alla prima Repubblica, evocando addirittura il compromesso storico”, dichiara Vendola, secondo cui “un’altra strada c’era: dovevamo sfruttare il segnale offerto dal Movimento 5 stelle con i dieci candidati al Quirinale tutti provenienti da una cultura di centrosinistra”. Il Pd, osserva il governatore pugliese, “non è mai nato, ci sono troppe linee politiche, è un congresso permanente dei partiti precedenti. Sul voto per il Capo dello Stato mi sembrava che fosse la vendetta delle sorti dei congressi del Pci e della Dc”.