Caro Direttore,

utilizzo la Sua cortese ospitalità per fare qualche riflessione e avanzare delle proposte in merito ai problemi del nostro territorio.

Partiamo dal Primo Maggio: è stata una bella giornata in cui si sono alternati momenti di discussione e momenti di convivialità dentro una cornice, quella del Parco Maria Carolina, che rappresenta uno dei pochi polmoni verdi della città di Caserta.

 

CGIL-CISL-UIL di Caserta, con questa iniziativa, diversa dal tradizionale corteo, hanno voluto caratterizzare la Festa del Lavoro nel segno della cooperazione, del dialogo, della condivisione tra i soggetti sociali e istituzionali che a noi sembra necessaria per affrontare la crisi che sta scaricando i suoi effetti più pesanti proprio sul Mezzogiorno e sulle fasce sociali più deboli.

Le personalità che si sono alternate sul palco hanno tutti colto l’invito al dialogo sociale e alla necessità di cooperazione, indispensabile, pur ognuno nell’autonomia del proprio ruolo per fare rete, per fare squadra, per trovare soluzioni ai problemi e per rappresentare il territorio verso le altre istituzioni, Regione e Governo nazionale.

Anche il merito delle questioni sembra condiviso: priorità al lavoro, specie per i giovani; lotta alla criminalità ed educazione alla legalità; contrasto alla crisi anche con politiche sociali locali di sostegno alle fasce più deboli; sviluppo dei fattori territoriali che sono il turismo in tutte le sue accezioni, piccola azienda, filiera agro-alimentare e agro-turistica, sostegno alle produzioni tipiche; infrastrutture territoriali e difesa dei settori strategici.

Ora si tratta di passare dalle buone intenzioni, di cui spesso è lastricata la strada dell’inferno, ai fatti.

E i fatti sono apertura di Tavoli di confronto nei quali si passa dall’analisi alle soluzioni, Tavoli proceduralizzati in cui ognuno assume gli impegni che gli competono, in cui si fissano tempi e crono-programmi di realizzazione.

La CISL ne rilancia  immediatamente il confronto:

  • Politiche sociali,
  • Politiche territoriali
  • Reggia.

La CISL apprezza l’impegno del Comune a dare risposte nell’ambito dell’housing sociale: quello della casa è un problema serio, specie per le giovani coppie che si trovano in difficoltà sia nel comperare che nel sostenere gli affitti a prezzo di mercato.

Pur tuttavia, non è pensabile che un problema del genere venga affrontato senza il coinvolgimento della parti sociali e senza una visione d’insieme delle politiche sociali che il Comune deve mettere in campo, individuando le  priorità e le urgenze.

Altra questione quella della Reggia, vista da un lato nel contesto della città e della sua vivibilità e, dall’altro, nel contesto dello sviluppo del turismo.

Altra situazione che rischia di aggiungere un dramma sociale a quelli già esistenti la vicenda delle attività estrattive anche in rapporto al Policlinico.

Cosa aspetta il Comune a istituire una Cabina di regia per discutere intorno al destino di oltre 150 famiglie che vivono di quelle attività e per le quali occorre trovare alternative serie e praticabili?

Infine le aree adiacenti il costruendo Policlinico: opere di viabilità, creazione di strutture atte ad ospitare attività indotte, specie nel campo della ricerca medica e farmaceutica, pubblica illuminazione.

La CISL propone  ulteriore confronto con la Provincia e deve riguardare due questioni urgenti: il turismo balneare e la messa in opera della parte di Piano di Azione e coesione sociale che, avendo individuato l’area casertana come area di crisi complessa, ha destinato 40 milioni di euro come sostegno alla realizzazione di iniziative industriali.

La prima questione è annosa: siamo alla vigilia di una nuova stagione estiva, niente è stato fatto, a settembre ricomincerà la litania sull’ennesima occasione persa.

Bonifica del territorio, lotta al degrado, politica della depurazione delle acque: questi i temi che non possono più attendere.

La seconda questione è dirimente: nessuno pensi di far fare a questa nuova grande occasione la stessa fine dell’Accordo di programma, finito, come tutti sanno, in cavalleria.

Ne va non solo della credibilità delle istituzioni ma anche della coesione sociale che con tanta fatica si cerca di mantenere: occorrono progetti industriali e Confindustria, insieme alle altre associazioni imprenditoriali deve fare la sua parte.

Ecco, su queste questioni la CISL è pronta a fare la sua parte di sindacato responsabile: ma chiede a tutti coloro che sono intervenuti al Primo Maggio di fare lo stesso e dimostrare che si passa dalle parole ai fatti.

Il segretario generale

Giovanni Letizia

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