Falsa invalida per cecita’ assoluta, scoperta dalla Guardia di Finanza di Pisa, nell’ambito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa. La donna, che percepisce dall’anno 2003 una indennita’ di accompagnamento, e’ riuscita anche a farsi assumere con le mansioni di centralinista da una Societa’ di Pisa, approfittando dei benefici previsti dalla Legge nei confronti dei ciechi totali.

I finanzieri hanno potuto appurare che la cinquantacinquenne originaria della provincia di Pisa, pur vantando lo status di cieca assoluta, eseguiva con la massima disinvoltura, anche le minime attivita’ quotidiane, in completa autonomia e senza alcun tipo di ausilio di strumenti idonei per un soggetto con tale invalidita’. Comportamenti assolutamente incompatibili con la grave patologia della cecita’. La stessa, con naturalezza, leggeva riviste, andava a prendere il caffe’ al bar, vendeva capi di abbigliamento e ballava. L’attivita’ di indagine condotta ha consentito la denuncia della stessa all’autorita’ giudiziaria per il reato di truffa ai danni dello Stato ed e’ stato disposto il sequestro cautelativo dei beni necessari a risarcire l’Erario per avere percepito illegittimamente l’indennita’ di invalidita’ quantificata per un importo complessivo superiore a 66mila euro. L’ulteriore approfondimento delle indagini ha permesso di denunciare un medico per aver redatto false certificazioni attestanti lo stato di cecita’ assoluta. L’operazione di servizio conclusa, si inserisce nel quadro delle azioni e delle attivita’ condotte dalla Guardia di Finanza in materia di spesa pubblica a tutela delle uscite del bilancio locale e nazionale.

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