GIUGLIANO – A seguito dell’ordinanza n. 11 del 28/03/2013 (ordinanza contingibile ed urgente di sgombero dall’area sita in località Ponte Riccio) veniva sgombrato il campo Rom presso il Ponte Riccio ,lato centrale turbogas, in una zona da sempre colonizzata da prostitute che, in barba alle ordinanze sindacali dei sindaci di Giugliano e Qualiano, svolgono la loro attività.
Nell’ordinanza ovviamente non si allude a tale degrado ma si parla di numerose abitazioni ed attività alberghiere che insistono sull’area e venivano fatte oggetto di furti, al rischio ambientale e per la salute di tutti gli abitanti, inclusi gli occupanti del campo.
Pertanto “si ordina lo sgombero entro le 48 con l’impiego della forza pubblica ed il ripristino dello stato dei luoghi nelle condizioni antecedenti l’insediamento abusivo a carico degli occupanti non autorizzati delle aree pubbliche…..Il mancato adempimento del predetto obbligo sarà punito con una sanzione amministrativa fino ad euro 500,per ogni nucleo familiare a norma del combinato disposto dell’art.7 bis,commi 1 e 1 bis,del d.lgs 18 agosto 2000,n.267 e dell’art..3 c.a 6 della legge 15 luglio 2009 n.94.”
A seguire, Il punto 3 dice:”l’inosservanza degli ordini contenuti nel presente provvedimento verrà perseguita norma dell’art.650 c.p,e,l’eventuale ripristino dello stato dei luoghi effettuata dall’Amministrazione ,comporterà all’addebito dei trasgressori…”
Lo stato attuale dell’area, trascorsi alcuni mesi dallo sgombero, mostra chiaramente che nessuna opera di ripristino dei luoghi, di pulizia e sanificazione dell’area è stata svolta.
Tali condizioni, tuttavia, a quanto par non destano le medesime preoccupazioni sanitarie per i residenti e le strutture alberghiere e commerciali???
L’associazione “L’E. C. O. della Fascia Costiera”intende sottolineare ancora una volta l’evidenza di quanto carente sia ,da parte dell’amministrazione , la sensibilità ai bisogni di una cittadinanza, alla tutela della popolazione ed al rispetto dell’ambiente.
Le stesse motivazioni che rendevano urgente lo sgombero del campo Rom, oggi non sono sufficienti ad attuare con altrettanta urgenza la pulizia dell’area liberata…. la stessa superficialità e noncuranza che ci viene dimostrata quotidianamente da parte delle Amministrazioni e che siamo costretti a subire in tanti altri casi simili che affossano il nostro territorio.
La illusoria risoluzione della questione rom, dislocati oggi presso un sito malsano, l’area della ex-discarica Masseria del Pozzo,nasconde il mancato rispetto del ripristino dei luoghi, previsto dall’ordinanza, da parte dello stesso commissario Prefettizio.
Tale situazione fa della zona “una vera discarica abusiva”, l’ennesima lasciata a disposizione del fenomeno dei roghi tossici.
Come mai non si è previsto l’utilizzo di una quota parte dei fondi ottenuti dal PON sicurezza della Prefettura per la pulizia del luogo in oggetto di sgombero?
Rimaniamo stupiti ed esterrefatti di come, da un lato l’amministrazione Prefettizia giuglianese istituisca “l’Unità di progetto,per gestire la questione bonifiche e del caso roghi tossici”, e dall’altro chiuda gli occhi su di una evidente discarica che dovrebbe essere stata segnalata ,speriamo, dagli stessi organi che dovrebbero garantire l’attuazione dello sgombero stesso.
Eco della Fascia Costiera