“Tutto è complicato. E’ una situazione di emergenza, di blocco del sistema politico”. Lo dice in un’intervista alla Stampa il ministro per i Rapporti col Parlamento Dario Franceschini, sottolineando che sarebbe “utile evitare di dire ‘ho vinto io'” e che “fino all’ultimo giorno abbiamo il dovere di mettercela tutta, senza cercare applausi”.

Il primo provvedimento dell’esecutivo, precisa, non ha riguardato solo l’Imu, ma anche “rifinanziamento della Cassa integrazione e la proroga dei contratti per i precari della PA”. “Sono misure che aiutano tutti gli italiani. Ho l’impressione che non abbiamo messo bene a fuoco la gravità della crisi. Per questo c’é questo governo: per risolvere i problemi”. “Aspettarsi consenso e entusiasmo nel nostro elettorato o in quello del Pdl è illusorio”. Sulla legge elettorale Franceschini pensa che intanto vada approvata una “sorta di ‘norma di salvaguardia’ che eviti di andare a votare col Porcellum anche se si dovesse fallire il percorso di riforme”, ma poi bisogna comunque lavorare per “mettere mano alla forma di Stato e di Governo” e infine fare una legge elettorale coerente. Franceschini riconosce “la rabbia” dei cittadini e invita a incanalarla “verso una protesta sempre civile. In questo, credo che i 5 stelle possano svolgere un ruolo”.

 

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