“Nel corso dell’audizione tenuta il giorno 7 maggio in Commissione Trasparenza e nel successivo incontro tenuto presso l’assessorato all’Ambiente del 10 maggio, sono emerse contraddizioni e problemi sulla procedura da seguire sia dal punto di vista tecnico che amministrativo”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasparenza
“Già dall’audizione, da me convocata, e a cui avevano partecipato l’assessore all’ambiente Giovanni Romano, il presidente del Consiglio regionale Paolo Romano il commissario straordinario per il gassificatore Michele Di Natale e i rappresentanti delle associazioni sul territorio, era emerso che c’è una ostinazione a perseguire il progetto della costruzione del gassificatore nonostante siano emerse posizioni contrapposte e problemi tecnici come quello sulla proprietà dei terreni dove dovrebbe sorgere l’impianto”.
“Nell’incontro del 10 – rende noto Caputo – a cui hanno partecipato anche il presidente della provincia di Caserta Domenico Zinzi oltre all’assessore regionale Roimano, le perplessità sulla costruzione di un Gassificatore, già emerse nel corso dell’audizione in Commissione Trasparenza si sono precisate e l’assessore ha chiesto al commissario Di Natale di “adottare gli opportuni provvedimenti”
“Inoltre – spiega Caputo – i nuovi dati relativi alla quantità di rifiuti differenziati ed indifferenziati prodotti in Campania chiedono una revisione del Piano Rifiuti che potrebbe portare anche ad una revisione dell’impiantistica programmata in provincia di Caserrta”
“Avevo già manifestato le mie perplessità nel 2012 quando fu approvato dal Consiglio regionale il Piano Rifiuti che prevedeva appunto la realizzazione di un gassificatore, la costruzione di altri tre termovalorizzatori e la possibile apertura di nuove discariche”.
“Sarebbe opportuno – dichiara ancora Nicola Caputo – non pesare ancora su un territorio, insalubre e già sofferente dal punto di vista ambientale con la costruzione di impianti dal pesante impatto come un gassificatore”.
“E’ arrivato il momento che la la classe dirigente locale impari ad ascoltare le reali esigenze dei cittadini evitando di ostinarsi a perseguire strategie e metodi superati e impopolari”.
“Ci sono alternative alla costruzione del gassificatore – conclude Caputo – come quelle che puntano a ridurre la quantità di rifiuti prodotti, ma la prima cosa di cui abbiamo bisogno è una campagna radicale di bonifiche ambientali per restituire al territorio della provincia di Caserta pienamente l’agibilità ambientale perduta”.