SERINO – Oggi è un giorno particolarmente triste in quanto oltre a ricorrere il ventunesimo anniversario della strage di Capaci; nella quale vennero assassinati il Giudice Giovanni Falcone , sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scota Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Di Cillo.; ricordiamo anche la scomparsa di don Andrea Gallo.

Giovanni Falcone è stato ucciso dalla mafia corleonese, con la complicità di pezzi infedeli dello Stato, per aver combattuto una vera e propria guerra senza quartiere e compromessi nei confronti della criminalità organizzata. Ci piace ricordarlo con questa sua frase: “Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” A testimoniare che il suo sacrificio non è stato vano e vive in noi. E’ doveroso spendere in questa giornata un pensiero di vicinanza nei confronti del Magistrato Ilda Boccassini e dei suoi colleghi che al pari dei Giudici Falcone e Borsellino subirono pressioni, intimidazioni e schizzi di fango da quella parte della politica e della società, corrotta e collusa, verso le quali oggi come ieri sono confluite le indagini. Del resto lo stesso Falcone, contro il quale venne azionata una mostruosa “macchia del fango” al fine di minarne la sua onorabilità, dichiarò: “Per essere credibili bisogna essere ammazzati in questo Paese!”

Con la scomparsa di don Andrea Gallo il nostro Paese perde uno dei suo figli migliori. Non ci sono parole per descrivere la tristezza che tale evento ha provocato in noi. Con queste poche righe vogliamo unirci ai tanti che in queste ore stanno manifestando sentimenti e parole di gratitudine verso don Andrea. Vogliamo ricordare che egli era tra coloro che ci diedero la libertà, lottando da partigiano, in prima linea, contro la bieca dittatura nazi-fascista e dopo la Liberazione prese i Voti per stare sempre al fianco degli ultimi. Un’intera esistenza spesa per estendere i diritti a chi ne era privo, per la tutela del bene comune, per la pace e la libertà.

La situazione socio-politica in cui versa oggi il nostro Paese non fa onore a questi due grandi italiani.

Basta semplicemente guardarsi attorno per vedere le enormi e crescenti difficoltà che stringono nel malessere sempre più persone e famiglie. Spesso la sofferenza prende il sopravvento sull’indignazione nel vedere tanti, troppi, in difficoltà per colpe spesso non loro. Di fronte a tutto questo le miserie del PD sembrano non trovare spazio. Come si può parlare di correnti, scontri interni, posizionamenti quando intere famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, a sfamare i propri figli e a garantirgli i diritti fondamentali come quello allo studio. Eppure il PD ha tradito le aspettative che tanti di noi avevano riposto nei suoi confronti. Le ha tradite quando la parte peggiore ha preso il sopravvento in occasione dell’elezione del Capo dello Stato e soprattutto quando ha deciso di accordarsi con il pdl di Silvio Berlusconi.

La costituzione di un governo sarebbe dovuto servire per risolvere i problemi degli italiani e non per tutelare invece Berlusconi e parte dei suoi seguaci da grane di carattere personale.

Pertanto oggi abbiamo deciso di rilanciare il nostro impegno consapevoli che non ci può essere cambiamento se si governa al fianco di chi la crisi l’ha creata e di chi ha contribuito a rafforzare, in questi anni, i poteri affaristici-malavitosi. Aspetteremo i congressi del PD per capire se ci sono i presupposti per ricostruire il Partito dalle sue macerie, dal livello provinciale a quello nazionale, oppure prendere altre strade. Nel frattempo porteremo gli esempi e gli insegnamenti trasmessici da Giovanni Falcone e Don Andrea Gallo nel PD, fin quando possibile, e nella società.

Serino, 23/05/2013 Marcello Rocco

Segretario cittadino Pd

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