NAPOLI – “E’ incivile e indecente non potersi recare in ospedale perché alle prime piogge le strade diventano fiumi in piena che non possono essere attraversate. Purtroppo, le foto scattate ancora ieri da cittadini e associazioni sono la testimonianza del dramma geologico e ambientale che la popolazione di Poggiomarino e quelle dei comuni limitrofi, sono ancora oggi costrette a vivere: le vasche Pianillo e Fornillo, infatti, dovrebbero raccogliere i reflui piovani ma non essendo ancora svuotate per il ritardo di tutta una serie di opere accessorie, continuano a esondare provocando danni gravissimi a chi abita in queste zone”.
Lo afferma il presidente della Commissione bonifiche Antonio Amato. Oggi si è svolta una specifica audizione sul tema, aperta a rappresentanti istituzionali e cittadini dei comuni interessati, cui hanno partecipato, insieme ai consiglieri regionali Mafalda Amente, Anita Sala, Mario Casillo, Luciano Passariello, Angelo Marino, l’assessore alla Protezione Civile e difesa suolo Eduardo Cosenza, i tecnici e il commisario dell’ARCADIS Flavio Cioffi, il vicesindaco di Poggiomarino Giuseppe Annunziata, l’assessore di San Giuseppe Vesuviano Luigi Miranda, i rappresentanti delle associazioni Faro del Sarno, Amici del Sarno, Poggiogiovani, La Sveglia e dei comitati civici “Via San Marzano” e “La voce del Fornillo”. “Il passaggio delle funzioni dalla fase commissariale all’ARCADIS, i conseguenti ritardi ai pagamenti delle ditte, difficoltà burocratiche e ostacoli posti da alcuni enti locali hanno determinato dei pesanti ritardi al crono programma che già nel 2012 era stato definito – afferma Amato che con la commissione bonifiche continua a seguire da oltre un anno la complessa vicenda – fortunatamente si è riusciti a salvaguardare i fondi già individuati e stanziati che pure, ad un certo punto, si sarebbero potuti perdere. Anche il passaggio della struttura tecnica dalla struttura commissariale all’ARCADIS consente la necessaria continuità. Tuttavia ora si deve riprendere il bandolo della matassa e non potranno esserci ulteriori giustificazioni per eventuali ritardi rispetto al nuovo cronoprogramma presentato questa mattina dall’ARCADIS”. Secondo Amato “sono da completare entro settembre l’impianto di sollevamento di Striano, il collettamento della rete fognaria di Striano e parte di quella di Poggiomarino, l’attraversamento inferiore dell’acquedotto campano a Striano e Poggiomarino, il deviatore di Terzigno la cui mancata realizzazione è ancora impedita dalla presenza sulle aree di un notevole quantitativo di rifiuti. E con queste tutta una serie di altre opere accessorie che, da settembre, permetteranno l’allacciatura delle fognature comunali di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno che oggi continuano a far affluire i propri reflui alle vasche Fornillo e Pianillo. Quindi si potrà avviare lo svuotamento delle stesse attraverso la rete di collettori, caratterizzare e quindi rimuove i sedimenti. Secondo questo cronoprogramma dice Amato per completare lo svuotamento delle vasche, a partire da settembre, saranno necessari nove mesi. Quindi i cittadini di Poggiomarino e degli altri comuni dovranno sopportare un altro inverno di esondazioni e gravi disagi. Ma deve essere l’ultimo. Non saranno ammesse ulteriori inadempienze”. “Per questo – conclude Amato – abbiamo preteso e ottenuto un tavolo tecnico di monitoraggio e controllo che, coinvolgerà Arcadis, istituzioni locali e associazioni: sarà insediato nel comune di Poggiomarino e seguirà l’intero iter dei lavori. Il primo incontro è per il prossimo 3 luglio. Ma anche lo svuotamento delle vasche conclude il Presidente della commissione regionale non risolverà definitivamente il problema degli allagamenti. Sono necessaire altre opere e nuove vasche di contenimento. L’assessore Cosenza ha assunto in merito precisi impegni. Vigileremo e lo sproneremo a ottemperarli”.