Il sindaco di Mondragone, Giovanni Schiappa, dopo aver ritirato ufficialmente le dimissioni, ha formalizzato nel pomeriggio la composizione della nuova giunta. Si tratta di un esecutivo nato dall’accordo (per qualcuno “inciucio”) raggiunto tra i due maggiori partiti della città, Pdl e Pd.
I nuovi assessori sono: Anna Barbato, del Pd, insegnante; nonostante la giovane età vanta già una lunga esperienza amministrativa, è stata più volte consigliere comunale, e una lunga militanza nel Pd. Ad Anna Barbato, andrà il ruolo di vicesindaco. Valerio Bertolino, ingegnere, del Pdl, tra i più votati in assoluto tra i consiglieri comunali eletti lo scorso anno; è stato fino a pochi giorni fa vicesindaco, ma ha fatto un passo indietro nell’ottica della nuova alleanza politica.
Valerio Corvino, veterinario, già consigliere comunale di Forza Italia, impegnato nei movimenti giovanili di Forza Italia, prima, e del Pdl, dopo. Salvatore Pacifico del movimento civico Liberi e Democratici, commercialista, è già stato in passato assessore comunale e vicesindaco, componente del nucleo di valutazione del Comune e presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune di Mondragone.
Benedetto Zoccola, del Pd, commercialista. Giovane impegnato nel sociale e in politica, attualmente vive sotto scorta per aver denunciato un estorsore. Il processo che ha preso le mosse dalla sua testimonianza è il primo nel quale il Comune di Mondragone si è costituito parte civile contro le organizzazioni criminali. La nuova giunta rappresenta un mix di esperienza, entusiasmo, rinnovamento, energie giovani, professionalità al servizio della comunità cittadina.
Significativa la scelta di attribuire, per la prima volta nella storia del Comune di Mondragone, l’incarico di vicesindaco a una donna, Anna Barbato. “La nuova maggioranza formata da Pdl e Pd – fanno sapere gli amministratori – è il frutto della volontà comune dei due maggiori partiti della città di rispondere con una soluzione straordinaria alle difficoltà dell’attuale congiuntura economica e sociale e alle difficoltà di un’amministrazione eletta appena un anno fa e costantemente paralizzata dalle difficoltà e dagli ostacoli frapposti al suo cammino da componenti della stessa maggioranza che avrebbe dovuto sostenerla. Pdl e Pd hanno condiviso il principio in base al quale è prioritario impedire un ulteriore arretramento del territorio e l’ennesimo scioglimento anticipato dell’amministrazione elettiva, che si concretizzerebbe in un dannoso commissariamento”.
“Per dare alla città il governo forte e duraturo di cui ha bisogno e per mettere in primo piano veramente gli interessi di Mondragone, – si legge nella nota – l’unica strada percorribile è stata quella di un accordo tra le due principali forze democratiche, superando le avversità che sono esistite nel passato tra due forze politiche antitetiche, per dare vita ad un’amministrazione basata su chiari e definiti punti programmatici e capace di dare risposte concrete all’emergenza. Una scelta di grande responsabilità istituzionale, figlia di un momento storico particolare e in linea con quanto accaduto a livello nazionale, con formazione del governo Letta-Alfano”.