E’ morto questa mattina nella sua casa di Torino, il pittore Giacomo Soffiantino. L’artista, esponente di spicco dell’espressionismo astratto, aveva 84 anni. Soffiantino e’ nato a Torino nel 1929, citta’ dove ha vissuto e lavorato tutta la vita.
Ha frequentato l’Accademia Albertina, allievo di Francesco Menzio, di Aldo Bertini e di Mario Calandri. Ha insegnato al Liceo Artistico e all’Accademia. Esordisce partecipando alla mostra “Sette pittori torinesi” nel 1955, alla galleria Girodo di Ivrea e alla Galleria San Matteo di Genova, con la presentazione di Enrico Paulucci, e alla mostra “Niente di nuovo sotto il sole” curata da Luigi Carluccio alla galleria La Bussola di Torino. Nel 1956 espone a Milano, alla galleria Il Milione, insieme a Merz, Ruggeri e Saroni, presentato da Luciano Pistoi. Partecipa alla Biennale di Venezia nelle edizioni del 1956, 1958, 1964 e 1972, anno in cui viene inserito anche nel Catalogo della Grafica. Nel 1964 e’ invitato alla Biennale di San Paolo del Brasile, e successivamente espone anche in Argentina, Usa, Austria, Francia, Grecia, Germania e Svizzera. Nel 1985 la Regione Piemonte e la Citta’ di Torino gli dedicano una mostra antologica al Palazzo della Regione in Piazza Castello e nella sede del Piemonte Artistico e Culturale. Altre prestigiose mostre a Lissone nel 1988, Alessandria nel 1989, al Palazzo Ducale di Venezia nel 1993, a Casal Beltrame nel 2000 con lo scultore Augusto Perez. Ancora la Regione Piemonte nel 2002 gli dedica una grande mostra antologica nelle Sale Bolaffi. Intensa e sempre parallela a quella della pittura la sua attivita’ incisoria. Vincitore del primo Premio Biella nel 1963, riceve il Premio Soragna nel 1966, il Premio Pescia nel 1968, il Premio Cittadella nel 1970 e, alla II Biennale internazionale di grafica a Firenze nel 1970, il Premio Rai, e cosi’, in seguito, nelle piu’ importanti rassegne internazionali, fino al Premio Santa Croce del 2003 e alla prestigiosa mostra nell’Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo del 2004.