“Dobbiamo lavorare a una seria programmazione dei fondi comunitari. Vanno individuati modelli gestionali nuovi senza arroccarsi su vecchie logiche, altrimenti, questo degrado sarà destinato a continuare”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale e Presidente della Commissione Trasparenza nel corso della visita alla Reggia di Caserta che ha effettuato con una delegazione del Consiglio regionale.
“Nel corso della nostra visita, la Reggia era chiusa al pubblico, fuori i turisti e dentro transenne dappertutto, porte di sicurezza chiuse da lucchetti e polvere “storica” su quadri e lampadari. Non capisco l’irritazione di chi si sente messo sotto accusa, la nostra non poteva essere una visita culturale, c’è la necessità di accertare di persona le reali condizioni in cui versa il bene.
“Non si può continuare in questo modo la Reggia può rappresentare un patrimonio inestimabile per il nostro territorio, un volano per l’economia che purtroppo non riesce ad avviarsi. Bisogna avere ambizione e non accontentarsi di essere il 1° monumento per visitatori nel meridione. Dobbiamo trattare la Reggia come i francesi trattano Versailles, non capisco perché non rientra negli itinerari turistici extra regionali né perché non è presa nella dovuta considerazione dai tour operator. Eppure dista poco più di un ora di treno da Roma proprio come Versailles da Parigi”.
“Mi posso sedere ad un tavolo e discutere solo se si è capaci di cambiare mentalità. I beni culturali vanno gestiti come all’estero: fondi pubblici ma anche programmi di membership che consentano di amministrare i siti con logiche d’impresa. Si tratta dello stesso metodo utilizzato da migliaia di istituzioni culturali in tutto il mondo – spiega Caputo – Ma potrebbe essere applicato, con successo, anche per la Reggia di Caserta o gli Scavi di Pompei”.
“Nelle prossime settimane – annuncia Caputo – si terrà un Consiglio regionale straordinario proprio alla Reggia di Caserta in quella occasione dovremo portare proposte concrete, l’istituzione di una soprintendenza speciale a Caserta e individuare modelli gestionali nuovi , e non arroccarsi su vecchie logiche, altrimenti, questo degrado sarà destinato a continuare”.
“Altrimenti, la Reggia di Caserta, come sostiene ironicamente ma anche provocatoriamente il comico Crozza andrebbe regalata alla Francia così almeno possiamo visitarla in Francia”.