SANTA MARIA LA FOSSA – In riferimento ad alcuni articoli riportati da alcuni organi di stampa si precisa quanto segue: in data 5 ottobre i Sindaci dei Comuni interessati dalla sospensione idrica, a decorrere dal 10.10.2011 ad opera di Acquacampania S.p.A., si sono riuniti presso il CIA della Regione Campania. In tale occasione è emerso che la problematica è profondamente diversa per ciascun Comune.
Per quanto riguarda il Comune di Santa Maria La Fossa, il CITL fattura direttamente ai cittadini la fornitura idrica e riscuote altresì, per conto del nostro ente in virtù della convenzione di cui al contratto sottoscritto in data 23.09.2008, i canoni di raccolta e depurazione acque reflue; atteso che il nostro ente ha un tasso di riscossione delle imposte comunali maggiori, ICI e TARSU, di circa il 90%, dovrebbe essere tale se non ancor superiore, il tasso di riscossione della fornitura idrica da parte del CITL; inoltre si specifica che il Comune di Santa Maria La Fossa, proprio in virtù della citata convenzione del 23.09.2008, è creditore nei confronti del CITL dei canoni di raccolta e depurazione acque reflue a partire dall’anno 2004 ad oggi. La medesima situazione si verifica, altresì, in comuni vicini, come per esempio il Comune di Sparanise, mentre in altri, come da note di stampa, mancherebbe ogni tipo di riscossione della fornitura idirica. Pertanto, inequivocabilmente, per la problematica in questione il Comune di Santa Maria la Fossa non ha alcun debito con il CITL e conseguentemente con Acquacampania, anzi ha solo crediti. Si ritiene, pertanto, una forzatura l’aver accomunato situazioni tanto diverse i cui unici punti in comune sono le beghe derivanti dalle situazioni creditorie di enti che gravitano nell’orbita regionale.