“Nella mia nuova veste di presidente del Senato, provo un senso di responsabilità forse ancora maggiore nell’affrontare le sfide che la lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo pone quotidianamente. In questa nuova funzione ho più volte detto che sarebbe opportuno allargare i compiti della commissione d’inchiesta Antimafia anche alle stragi e al terrorismo per comprendere esattamente le convergenze tra organizzazioni di stampo mafioso e eversivo”.
Lo scrive il presidente del Senato Pietro Grasso in una lettera a Repubblica, nei giorni in cui si sono ricordati i morti delle stragi di mafia del ’92 a Palermo, di via dei Georgofili a Firenze, di piazza della Loggia a Brescia. ”Se le forze del male si compattano, lo Stato deve poter rispondere con altrettanta compattezza e forza per capire il passato recente e scongiurare ogni rischio di riproduzione di quei fenomeni che tanto sono costati agli italiani”, sottolinea Grasso. “Anzi, è necessario rafforzare la democrazia e promuovere la cultura della legalità in ogni ambito. Mai come oggi il nostro Paese ci chiede di agire”. “Molto si è lavorato sulla genesi e sulla natura dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico, su come siano nati, quali siano state le radici, le ideologie e le strategie di supporto. Ma bisogna andare avanti, illuminare tutti i punti oscuri, non smettere di cercare la verità: giudiziaria se ancora possibile, o storica”, prosegue l’ex magistrato. “Dobbiamo avere il coraggio di guardare al nostro passato senza paura e senza omissioni, perché un Paese che nasconde e teme la propria storia è un Paese senza futuro. Solo la verità può permettere di fare luce sulle nostre pagine buie e di rendere, così, giustizia ai morti e ai sopravvissuti”.