FALCIANO DEL MASSICO – La tassa di bonifica sulle acque reflue è uno degli argomenti che l’opposizione consiliare composta da Corrado Freddino ed Igor Prata(nella foto) hanno portato all’attenzione dell’amministrazione in consiglio comunale diversi mesi fa chiedendo attraverso un’apposita mozione l’annullamento della suddetta tassa in quanto ritenuta inutile e dannosa per i cittadini.
Recentemente i gruppi di PD-SEL e Falciano futura, hanno ricordato attraverso una nota che la maggioranza non ha risposto ancora in merito alla decisione presa su tale vicenda. E disattendendo anche la promessa della convocazione di una riunione di capigruppo per discutere sul tema. A tal proposito sembrerebbe che per annullare definitivamente tale contributo serva una copertura finanziaria da parte dell’ente di una somma(si parla di almeno 20mila euro) che al momento non si può permettere di erogare. Questo è quanto trapelato da organi di competenza del governo locale. Ma l’argomento “tassa di bonifica” messo in evidenza dai gruppi innanzi citati non è stato il solo. Infatti nel “volantino” domenicale si mette in evidenza che la maggioranza non ha mantenuto le promesse di restare invariate tasse come l’addizionale Irpef che dallo 0,3 è stato portato a 0,5%; Tarsu aumentata di 0,30 centesimi a mq mentre l’opposizione chiedeva di salvaguardare le fasce di reddito più basse; Imu portata da 0,76 a 0,96%. Assieme all’argomento tasse nel volantino innanzi citato non poteva mancare quello relativo al cimitero. Sulla vicenda l’opposizione si mostra molto cauta anche perchè l’aver deciso di procedere alla costruzione di un camposanto ignorando la “diffida” e la penale che potrebbe essere pagata per via delle clausole contrattuali è molto alta. Ed in merito all’area scelta cioè a poca distanza dal lago si puntualizza ancora una volta lo scetticismo di aver scelto proprio tale zona e non si ritiene del tutto possibile che non ci sia stata l’opportunità di sceglierne altre. Sembra che con la prima manifestazione di interesse messa in essere dall’ex sindaco Giulio Fava si era prospettata la possibilità di poter operare non molto distante dal cimitero esistente seppur chiaramente in territorio falcianese. Insomma cautela e perplessità in merito a tale vicenda. Resta molto forte anche la polemica sulla questione della “quota rosa” in giunta. Il primo cittadino accusato di “Misogenia”, una parte delle donne falcianesi che invitano a riflettere sulla scelta operata dal sindaco a non inserire nessuna donna nè nella lista e quindi automaticamente nemmeno in giunta. Ed in tal senso il gruppo delle ricorrenti fa appello a tutte le donne locali per ribellarsi a tale situazione. Non è credibile secondo la loro opinione che non ci sia rappresentanti femminili disponibili a scendere in campo politicamente.
Lello Santoro