AVELLINO – La sfida per conquistare il comune di Avellino tra Paolo Foti (Pd) e Dino Preziosi (Udc), dopo la rinuncia agli apparentamenti, è quella di portare nei 72 seggi cittadini quanti più elettori possibili tra quel 50% di avellinesi che, nel ballottaggio di domenica e lunedì prossimi, non troveranno sulla scheda il nome del candidato per il quale avevano votato al primo turno.

I due candidati, in particolare, si muoveranno soprattutto nei confronti dell’elettorato a loro più prossimo, potendo contare sulla libertà di voto annunciata da Giancarlo Giordano (Sel) e che Cosimo Sibilia (Pdl) ufficializzerà domani. Nonostante sia Foti che Preziosi avessero categoricamente escluso ogni eventualità di apparentamento, nelle ultime ore utili si sono mossi i quartier generali dei due schieramenti. Particolarmente attivo Ciriaco De Mita che a sorpresa ha incontrato Cosimo Sibilia, senatore del Pdl e coordinatore provinciale del partito, nel tentativo di superare la rottura, segnata da toni anche molto ruvidi, consumatasi alla vigilia della presentazione delle liste. Secondo fonti bene informate, De Mita ha tentato di convincere Sibilia, contrario ad apparentarsi, a fare almeno endorsement programmatico su Preziosi ma nonostante il colloquio si sia protratto fino alla tarda serata di ieri, al di là di una ricomposizione dei rapporti personali, altro non è riuscito al leader di Nusco. Sibilia, il cui partito potrà contare soltanto su due seggi in Consiglio comunale, sia che vinca Foti o che prevalga Preziosi, ha confermato quanto preannunciato nei giorni scorsi: “Dobbiamo prendere atto della volontà degli elettori (16,5% al candidato sindaco Nicola Battista e 7,2% alla lista del Pdl, ndr) e valutare serenamente e in autonomia come organizzarci per l’immediato futuro senza andare con il cappello in mano da nessuno”.

Vani i tentativi di portare sulla sponda centrista Gianluca Festa, che con le sue liste civiche aveva raccolto al primo turno l’11% dei voti. Nella giornata di ieri Festa ha incontrato di nuovo sia De Mita che Nicola Mancino. L’ex vice sindaco ha ribadito ad entrambi che il suo sostegno ci sarebbe stato soltanto in presenza di un apparentamento ufficiale e con responsabilità dirette nell’esecutivo. Sul turno di ballottaggio, si schiera anche l’Adc di Francesco Pionati che inviterà a votare Foti per contrastare Preziosi, considerato “un rappresentante del demitimismo più spinto”. A sostegno del candidato del Pd, Pionati troverà anche Arturo Iannaccone, segretario nazionale di Autonomia Sud. In queste ore, deciderà anche Pino Galasso, il sindaco uscente la cui lista, a sostegno di Battista, ha ottenuto il 4,1%, pari a 1.500 voti. Una decisione che si annuncia difficile: da una parte Foti, il candidato del Pd, partito dal quale l’ex sindaco é uscito dopo la sconfitta alle primarie per candidarsi al Parlamento; dall’altra Preziosi, candidato dell’Udc che nella precedente consiliatura è stato, dall’opposizione, uno dei suoi più determinati avversari. Ragioni che presumibilmente porteranno Galasso, che in questi giorni si è sentito al telefono con Nicola Mancino, suo storico mentore, a lasciare libertà di voto ai suoi elettori.

 

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