“Gli incentivi devono premiare chi dà stabilità, altrimenti quelle risorse finiscono per finanziare l’occupazione temporanea” e vanno usati “per favorire la trasformazione dei contratti a tempo in contratti a tempo indeterminato”. Lo afferma in una intervista a Repubblica il segretario della Cgil, Susanna Camusso, sottolineando comunque che “é una scelta giusta quella di utilizzare le risorse che ci sono a favore dei giovani”, promuovendo così l’impostazione del Piano nazionale per i giovani del governo.

Ma, avverte, “le misure che saranno prese non potranno rilanciare l’idea di una nuova flessibilità” in ingresso. Nessun ostacolo a ridurre gli intervalli tra i contratti a termine. La Cgil invece, spiega, “é contraria all’idea che possa aiutare l’occupazione giovanile l’estensione del contratto a tempo senza l’indicazione della causa per cui si fa l’assunzione” perché “non si può offrire ai giovani un inseguimento perenne verso la stabilizzazione”. Quanto alla staffetta anziani-giovani “é una nostra antichissima proposta” ma “non si può fare riducendo i contributi previdenziali del lavoratore più anziano”. E bisognerà intervenire sulle pensioni perché “nell’ultima riforma ci sono ingiustizie sociali profondissime: non si può lavorare fino a 65 anni alla catena di montaggio” né “rincorrere un ladro” o “guidare un aeroplano a 65 anni”. E sull’accordo sulla rappresentanza “credo che renda più facile immaginare una legge”. E’ stato fatto, aggiunge, “non per contarci ma per contare perché l’unità rende tutto il sindacato più forte. Lo dice la Costituzione che i sindacati rappresentato ‘unitariamente’ i lavoratori. Questa è la strada”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui