CASERTA – “Le condizioni di degrado in cui versano le periferie cittadine hanno dell’incredibile. Sembra che l’attenzione di questa amministrazione sia rivolta in particolare al centro, anche se a quanto pare con scarsi risultati. Il cittadino della periferia è consapevole di essere figlio di un Dio minore, e fino a quando si tratta di sopportare piccoli disservizi, possiamo dire che sopporta con molta dignità. Ma quando gli effetti della cattiva gestione della res publica si sommano tra di loro, diventando non più casi isolati, ma una vera è propria emergenza; allora le cose cambiano”. Lo dichiara il capogruppo in consiglio comunale di Caserta Viva Edgardo Ursomando.
“E’ quello che sta accadendo nella splendida frazione di Tuoro, non nel centro storico, ma in quell’area in cui edilizia popolare e residenziale si fondono diventando una sorta di paesino a parte. Lo scenario è quasi apocalittico, e non esagero. La struttura in legno, del campo polivalente di proprietà del Comune, ormai priva della originaria copertura, continua ad essere abbandonata, alla mercé delle intemperie e degli atti di vandalismo, guardiana del nulla in un parco che di Primavera ne ha poca. Quando poi con un magistrale slalom tra le buche del manto stradale, dando uno sguardo laconico alla vegetazione che rigogliosa ricopre i marciapiedi ed il ciglio della strada (causando non pochi problemi di raccolta delle acque piovane a quelle poche caditoie ancora libere dalla monnezza), poi ti accorgi che anche quel palo della segnaletica, divelto e cadente, ha in se un qualcosa di artistico; bene, allora ti sei assuefatto e già abituato al degrado del luogo. Quando, però, dopo pochi metri ti imbatti in una discarica a cielo aperto, perdipiù con alcuni rifiuti combusti, ed alzando gli occhi ti accorgi di essere in prossimità della scuola elementare; in questo caso non c’è abitudine o sopportazione che tenga, ancor di più se a casa ti è arrivata la rata della TARSU.”
L’intera documentazione fotografica sarà disponibile sul profilo facebook del consigliere
