CASERTA – La crisi del partito. La guerra tra bande. Il futuro incerto. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Dario Abbate, ex segretario provinciale del Pd casertano. Davanti alle telecamere di Campania Notizie l’esponente dei Democratici non si è nascosto dietro frasi di circostanza. Ha detto la sua con chiarezza, ricostruendo le tappe principali che hanno condotto il Pd al traguardo dello scontro tra correnti.

“Io mi sento ancora il segretario del partito – ha affermato Abbate – perché sono stato legittimato dagli iscritti. In questi ultimi mesi abbiamo disperso un grande patrimonio politico accumulato grazie ad un lungo lavoro. Il Pd aveva un’identità politica precisa, ora invece non c’è più nulla”. Il 17 giugno si terrà, salvo sorprese, l’assemblea provinciale che dovrebbe segnare una svolta. E Abbate si rimette in campo per traghettare il partito al congresso: “Sono disponibile ad assumere la guida politica pro tempore, ma annuncio fin da ora che non sarò candidato alla segreteria nel prossimo congresso”.

Anche alla domanda di chi sono le colpe maggiori della crisi del Pd Abbate risponde senza infingimenti: “Io non sono certo esente da colpe, ma credo che l’errore più grande sia stato quello di Nicola Caputo, che ha spinto per la frammentazione e non ha favorito l’unità del partito”.

Mario De Michele

LA VIDEO-INTERVISTA A DARIO ABBATE

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