AVELLINO – “De Mita è abituato a scegliersi di volta in volta un nemico e a offenderlo a freddo. Rifletta piuttosto sul fatto di aver ridotto il suo partito ad una cifra, nonostante lo sconfinato potere personale che esercita negli enti provinciali”. Nella sfida per il ballottaggio al comune di Avellino, Nicola Mancino replica altrettanto duramente a Ciriaco De Mita che, riferendosi all’ex vice-presidente del Csm, aveva parlato di “persona senza idee e senza pensiero”.
“In questa mia breve parentesi elettorale avellinese – aggiunge Mancino – non ho proprio parlato di lui. Ho la facoltà di appoggiare il candidato Foti, (candidato del Pd opposto a Preziosi, candidato dell’Udc, ndr), persona degna di stima, colta e perbene oppure – si chiede Mancino- per non avere censure sul mio inesistente pensiero ho sbagliato a non chiedergli il permesso?”. La nota di Mancino, che probabilmente chiude definitivamente anche a livello personale un sodalizio politico ultraquarantennale tra i due big della ex Dc, si conclude “bocciando” l’ex presidente del Consiglio, alla luce dei risultati, l’8 per cento, conseguito dall’Udc in provincia di Avellino nelle elezioni politiche del febbraio scorso: “Non gli resta, senza esserne richiesto, di esaltare le sue qualità intellettuali. Contento lui…”.