CALVI RISORTA – Riceviamo e pubblichiamo: L’ennesimo rischio si paventa per il territorio già troppo martoriato dell’Agro Caleno. La notizia è certa: la Iavazzi Srl intende costruire sul territorio del demanio di Calvi Risorta una centrale a Biomasse di enorme portata. Ciò trova fondamento nell’acquisto dei terreni, nell’area ex-Pozzi, da parte della società e nell’abbattimento, autorizzato, dei fabbricati che si trovano in loco.
E’ chiaro l’attacco che si vuole perpetrare a danno della salute e dell’incolumità delle comunità locali. Infatti, la centrale non sarà altro che un inceneritore mascherato, visto che la legge permette a questo tipo di impianti di bruciare CDR, meglio conosciute come ecoballe. La situazione è aggravata dai legami che la Iavazzi Srl ha con società addette allo smaltimento di rifiuti.
Tutto ciò a pochi passi dalla centrale Turbogas di Sparanise e da quello che resta di un’analoga centrale sita a Pignataro Maggiore e mai entrata in funzione, a causa di infiltrazioni criminali.
Inoltre, non c’è una reale necessità per la costruzione di una nuova centrale, dato che la produzione energetica della nostra provincia già soddisfa e supera il proprio fabbisogno energetico.
L’esperienza degli ultimi anni insegna: questo impianto non garantirà né crescita, né occupazione, ma sarà solo l’ennesima speculazione del territorio.
Dobbiamo opporci a questa nuova minaccia, avviando da subito una mobilitazione popolare, che sappia coinvolgere tutte le frange della comunità.
La Rete Calena Beni Comuni invita tutti a partecipare ad una prima ASSEMBLEA APERTA, che si svolgerà LUNEDÌ 10 GIUGNO, ALLE 18.30, PRESSO LA VILLA COMUNALE DI CALVI RISORTA.
Costruiamo insieme il Comitato Popolare di opposizione alla Centrale a Biomasse dell’Agro Caleno.
RETE CALENA BENI COMUNI